Furto telematico, la polizia indaga

ORVIETO - Comincia sempre tutto con la scoperta di un ammanco sul proprio conto corrente, poi si piomba nel panico "clonazione". È successo così anche ad un imprenditore orvietano di cinquantacinque anni che, alcuni mesi fa, si è trovato il conto alleggerito di 1500 euro. Adesso la polizia stradale, con l'aiuto della polizia postale, ha scoperto che, con quei soldi, un bolognese di trentanove anni si sarebbe comprato su internet un bel televisore Samsung, 46 pollici, full HD. L'uomo è finito guai con una denuncia per uso fraudolento di carte di credito.

Le indagini sono solo agli inizi, ma si ipotizza che il trentanovenne - addetto alla sicurezza, in alcuni megastore del centro nord - possa aver agito in complicità con una banda di polacchi. Pirati informatici? Forse. Al momento, dalle indagini della stradale di Orvieto, infatti, non sarebbero ancora emerse con chiarezza le modalità con cui l'uomo sarebbe entrato in possesso dei dati della carta di credito dell'imprenditore orvietano. La stradale di Orvieto, al comando del sostituto commissario Stefano Spagnoli, in questi giorni, sta effettuando una serie di perquisizioni che potrebbero essere d'aiuto per chiudere il cerchio. Le truffe telematiche o i furti d'identità, intanto, da alcuni anni a questa parte, stanno facendo strage anche sulla Rupe.

Molti ricorderanno le manomissioni dei bancomat delle Poste di Orvieto scalo e della filiale di Ciconia della Cro, dello scorso anno. Oltre al caso dell'avvocato orvietano, vittima di un furto di identità. Un napoletano, con la carta d'identità falsificata, sta provando a mettere a segno una serie di truffe tra Viterbo e l'Orvietano.