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Programma politico di Sinistra Critica per le elezioni della Provincia di Terni

L'esperienza della Giunta di centrosinistra uscente  guidata da Cavicchioli  si chiude con un bilancio negativo.

Pesa su questa Amministrazione come sulle precedenti, il progressivo svuotamento di valori e indirizzi che fanno, in generale e in concreto, dei programmi delle coalizioni di centrosinistra un fac simile di quelle di centrodestra;questo accade soprattutto quando si parla di privatizzazioni di servizi, di scempio del territorio, di contrasto all'esclusione sociale.

Sinistra Critica si candida a riportare in Consiglio le ragioni e le vertenze delle classi più deboli in tutti i sui  risvolti; per questo si candida a  rappresentare nell'Ente Provincia di Terni l'opposizione di sinistra,  una inedita voce contro le  politiche padronali comunque rappresentate.

Un'opposizione fondata sui temi del XXI° secolo: la cittadinanza, la lotta al sessismo, i servizi pubblici intesi come reddito differito, la strenua difesa di un territorio compromesso; tutto questo racchiuso nei simboli del lavoro - falce e martello- che significa emancipazione per questa terra. 

1)Lavoro e non lavoro

AST, SGLcarbon, ILserv, questi tre nomi vogliono dire solo nell'ultimo mese altri 1000dipendenti in cassa integrazione e sono il segno di una crisi che, vede come vittime soprattutto i lavoratori e le lavoratrici con le loro famiglie.

Sinistra Critica sta dalla parte dei lavoratori,dei precari,dei senza lavoro perché è composta da lavoratrici/tori, precari/e, disoccupate/i, abbiamo appena presentato in Senato una Legge di Iniziativa Popolare, che istituisce il salario minimo a non meno di 8 euro l'ora, vogliamo portare in  Provincia di Terni che ha importanti competenze sul collocamento e le agenzie del lavoro, lo stesso punto di vista di classe, la difesa dei più deboli  nei rapporti di produzione.

E' irrimandabile regolarizzare tutte quelle forme di precariato esistenti nell'Ente Provincia.

Inoltre vogliamo  iniziare una battaglia politico/ pratica contro il clientelismo che in mille forme ostacola ovunque l'accesso paritario al lavoro; questo  semplice  ma difficilissimo aspetto non può più essere rimandato, ora più che mai che il lavoro viene negato. 

2) Territorio e ambiente

L'Amministrazione uscente si è limitata a gestire l'esistente,garantendo gli interessi di una economia divoratrice di territorio che vede nell'edilizia e nell'attività estrattiva un suo caposaldo per profitti notevoli e costanti.

Dopo cinque anni di Giunta Cavicchioli , ci troviamo con più cave, più palazzi,  più inquinamento; il territorio della Provincia  somiglia sempre più alla periferia di Terni, e sempre meno ai borghi, luoghi del buon vivere che ogni tanto ci fanno vedere nella reclame.

Quello che sarebbe il vero motore dello sviluppo locale, il nostro ex ineguagliabile paesaggio

frutto di un reticolo urbanistico scolpito nei secoli, viene sempre più confinato, circondato, da un'edilizia residenziale e commerciale spesso sparametrata per una provincia senza crescita demografica e con tanti immobili vuoti. 

L'urbanistica che vogliamo  propone  un effettivo ruolo di indirizzo, integrazione e controllo del PTCP, una moratoria nei fatti per dieci anni di nuove previsioni nei PRG, un riutilizzo dell'esistente sia per i nuovi insediamenti, sia per le ristrutturazioni; una attività estrattiva (le cave) ridimensionata  al fabbisogno locale e  non al saccheggio indiscriminato.

Agenda 21  è stata usata poco e male, spesso per marginali ruoli propagandistici, nostra intenzione  è farne strumento politico centrale, che insieme a una seria  vigilanza mineraria, ambientale, delle costruzioni, possa concretizzare una inversione dell' esistente, verso un- moderato- sviluppo sostenibile.

3)Multiutility e servizi primari.

Come Sinistra Critica siamo fortemente contrari alla presenza di (capitali) privati  nella gestione di servizi strategici  di pubblica utilità quali acqua potabile, rifiuti, energia, siamo quindi fortemente contrari alla formazione della Multiutility provinciale.

Consideriamo eloquente la disastrosa esperienza  maturata  dall'ATO e dal S I I  che in soli cinque anni ha accumulato 40 milioni di debito, nonostante abbia scaricato sugli utenti tariffe triple rispetto al passato. Al di la delle storture strutturali delle leggi vigenti consideriamo dannosissimo ripetere l'esperienza dell'idrico anche sul ciclo dei rifiuti, che vede di partenza il privato in posizione dominante nella provincia.

Per quanto riguarda l'energia siamo contrari a nuove mega-centrali sul territorio provinciale,perché le riteniamo sparametrate rispetto ai fabbisogni  produttivi e civili, crediamo invece che vada ripresa,controllata  e gestita dal pubblico tutta la partita energia soprattutto in questa fase di liberalizzazione e corsa a facile guadagni.

Siamo inoltre contrari ai mega- impianti eolici di Ferentillo, e quelli paventati di monte Peglia, e Narni, perché in cambio di una energia di bassa qualità mortificano profili e paesaggi che sono la vera ricchezza della provincia.

Va ricordato per le rinnovabili il contributo gia dato con la presenza nella provincia di grandi impianti per l'idroelettrico (Nera,Corbara), siamo fortemente convinti che vada incentivata l'azione per il risparmio energetico, a partire dalla riconversione energetica di tutti gli edifici,impianti,attrezzature, di competenza della Provincia .

4)Trasporto pubblico e viabilità

Fermo restando la nostra contrarietà a grandi progetti stradali ,vanno invece risolte alcune criticità locali legate al traffico nei centri abitati,come siamo favorevoli al potenziamento delle manutenzioni;va inoltre potenziato e sviluppato,nelle competenze dell'Ente, tutto quello che riguarda il trasporto collettivo e la mobilità alternativa .

5) Sessismo, donne migranti

Crediamo importante,al di la delle strette competenze istituzionali, che la Provincia concorra  a sviluppare azioni e una  cultura che contrasti la discriminazione in tutte le varianti  in cui il razzismo sessuale si manifesta. Individuiamo nelle numerose donne migranti presenti in tutto il territorio una componente che va fortemente aiutata.

6)Agricoltura e consumo critico

Anche se non direttamente coinvolta nelle proprie competenze la Provincia deve concorrere al sostegno della produzione agricola locale  e alla creazione di mercati di produttori,vanno potenziate le politiche di salvaguardia delle identità contadine. 

Pubblicato il: 17/05/2009

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