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David Grossman alla X^ edizione de 'Il Libro parlante'

Domenica 17 maggio, ore 18,00, Palazzo del Popolo

Il terzo ed ultimo appuntamento della X^ edizione de "Il Libro Parlante" la fortunata rassegna di incontri con gli scrittori protagonisti dell'ultima stagione letteraria organizzata dalla Libreria dei Sette e dall'assessorato alla Cultura del Comune di Orvieto è domenica 17 maggio - ore 18 - Palazzo del Popolo / Sala dei Quattrocento - con DAVID GROSSMAN, scrittore e saggista israeliano tra i più ascoltati, noto per il suo impegno a favore di una risoluzione pacifica della questione israeliano-palestinese basata sul dialogo e la conoscenza. Letture di Edoardo Siravo - Ingresso libero.

 David Grossman è nato a Gerusalemme nel 1954, città dove vive con la moglie e i figli. Ha studiato filosofia e teatro alla Hebrew University e ha cominciato la sua carriera lavorando in una radio israeliana come corrispondente di un programma dedicato ai ragazzi. Giornalista e scrittore , è universalmente noto per le sue opere di narrativa e di forte impegno civile volto a una risoluzione pacifica della questione palestinese.

I suoi articoli vengono ripresi dalla stampa di tutti i paesi occidentali: "Scrivo sui giornali solo quando sento l'urgenza di dire qualcosa". L'analisi straordinaria della terra senza pace in cui vive, dei sentimenti e dell'infanzia, ne ha fatto uno dei romanzieri più amati nel mondo, dagli adulti e dai ragazzi. "Quando parlano le bombe, è difficile udire le parole. Ma credo che la letteratura serva alla pace, non posso permettermi il lusso della disperazione". Per i suoi libri ha ricevuto numerosi premi e  onorificenze.

Ha esordito nel 1983 con "Il sorriso dell'agnello", ma è diventato un caso letterario nel 1988 con "Vedi alla voce: amore".

Tra le sue opere "Il libro della grammatica interiore", "Che tu sia per me il coltello", "Qualcuno con cui correre", "Col corpo capisco", "Con gli occhi del nemico", il romanzo per  giovani adulti "Ci sono bambini a zig-zag", per bambini "Le avventure di Itamar", "La lingua speciale di Uri".

 Il suo ultimo libro è "A un cerbiatto somiglia il mio amore" (Mondadori).

Israele, guerra dei sei giorni. Avram, Orah e Ilan, sedicenni, sono ricoverati nel reparto di isolamento di un piccolo ospedale di Gerusalemme. Il conflitto infuria e nelle lunghe e buie ore del coprifuoco i tre ragazzi si uniscono in un'amicizia che si trasformerà, molto tempo dopo, nell'amore e nel matrimonio tra Orah e Ilan. Dopo trentasei anni da quel primo incontro, Orah è una donna separata, madre di due figli, Adam e Ofer. Quest'ultimo, che sta svolgendo il servizio di leva, accetta di partecipare a un'incursione in Cisgiordania nonostante siano ormai i suoi ultimi giorni di ferma. Orah, che aveva progettato una gita a piedi con il figlio per festeggiare la fine del servizio militare, decide di partire lo stesso. Non riesce infatti a vincere un oscuro presentimento che si agita dentro di lei, e d'altra parte non resiste all'idea di trascorrere altre notti con l'incubo di essere svegliata nel cuore della notte, come da protocollo dell'esercito israeliano, e ricevere la notizia di una disgrazia. Un tormento simile a quello vissuto da Grossman, che il 12 Agosto 2006 ha perso il suo secondo figlio Uri.

 

Pubblicato il: 13/05/2009

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