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Evasori totali per la cifra record di 7 milioni di euro

Sono padre e figlio, imprenditori edili in vista sulla Rupe. Li ha scovati la finanza, nell'ambito di una serie di controlli contro l'evasione totale che stanno riguardando l'Orvietano

ORVIETO - Padre e figlio, imprenditori edili in vista sulla Rupe ed evasori totali per la cifra record di 7 milioni di euro. Li ha scovati la finanza, nell'ambito di una serie di controlli contro l'evasione totale che stanno riguardando Orvieto, ma anche il suo Comprensorio.

Gli imprenditori in questione attivi (nel periodo che ha interessato gli accertamenti) con una società (il padre) e una ditta individuale (il figlio) non avrebbero presentato né la dichiarazione dei redditi né quella dell'Iva per il 2007. Un anno in cui, a quanto pare, le entrate di padre e figlio che si occupano prevalentemente di ristrutturazioni immobiliari avrebbero subìto una netta impennata, raddoppiando sostanzialmente il giro di affari. Un anno particolarmente fortunato, insomma, cui però non avrebbe fatto seguito alcuna dichiarazione dei redditi.

A seguito di due distinte verifiche fiscali effettuate della tenenza della guardia di Finanza di Orvieto, i militari hanno, infatti, appurato che padre e figlio sarebbero evasori totali per l'anno 2007: il padre con redditi non dichiarati per 2 milioni 250mila euro cui si aggiungono oltre 200mila euro tra Iva dovuta e non versata, il figlio con un imponibile sottratto a tassazione di circa 4 milioni e 700mila euro. La stessa somma sarebbe stata sottratta quale base imponibile Irap. L'ammontare dell'evasione e l'omesso versamento dell'Irpef sono costati al padre, titolare della società, anche due denunce penali presso la procura della Repubblica di Orvieto.

Nel caso del padre la base imponibile Irap sottratta a tassazione segnalata all'Agenzia delle Entrate di Orvieto è stata infine pari a 2 milioni e 200mila euro. Le due aziende orvietane, all'epoca, avrebbero gestito in rapporto di subappalto tra loro molti lavori non solo - e anzi a quanto pare non tanto - ad Orvieto, ma soprattutto nelle regioni limitrofe. Lavori, come detto, prevalentemente di ristrutturazione, commissionati da privati, ma anche da enti pubblici nella stessa Regione Umbria. La società nel 2007 aveva circa dodici dipendenti, una decina quelli della ditta individuale del figlio. A sentire i militari della tenenza di Orvieto guidata dal tenente Renato Nava non si tratterebbe dell'unica realtà su cui si sta appuntando l'interesse delle fiamme gialle.

Le verifiche avviate dai finanzieri, nell'ambito di una serie di controlli coordinati dal comando provinciale, stanno portando a galla altri casi di evasori totali. Imprese attive nei più vari settori che non appartengono esclusivamente al mondo dell'edilizia come in questo ultimo caso record scoperto.

Pubblicato il: 13/05/2009

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