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Lettera intimidatoria al candidato del Pd a Fabro

"Se non ritiri la candidatura, faremo del male alla tua famiglia": questo il tono della missiva anonima giunta a Maurizio Terzino

di Stefania Tomba

FABRO - Lettera intimidatoria a candidato del Pd a Fabro. "Se non ritiri la candidatura, faremo del male alla tua famiglia": questo il tono della missiva anonima che è adesso nelle mani dei carabinieri. A vedersela recapitare Maurizio Terzino, ingegnere, coordinatore dei Democratici di Fabro dal marzo dello scorso anno e candidato alla poltrona di sindaco, indicato come successore dell'attuale primo cittadino, Anacleto Carboni, al termine di un confronto interno al partito e alla coalizione non meno animato che da altre parti. A Fabro saranno tre le candidature in corsa per il Municipio. Con Terzino si confronteranno l'ex sindaco Giancarlo Fucili (Socialisti) e - sorpresa per i più - il giovane Walter Moretti, che animerà una lista legata agli "Amici di Beppe Grillo", una realtà piuttosto composita e ben nutrita a Fabro che sta scompaginando i piani sia a destra che a sinistra.

Ma quello che è successo due giorni fa è tutta un'altra storia.  Insulti e minacce che non parlano evidentemente il linguaggio della politica e che vanno ben oltre il normale confronto civile. Subito è scattata la denuncia da parte del candidato sindaco che si è recato presso la vicina stazione dei carabinieri ed ha denunciato l'accaduto. I militari dell'Arma hanno immediatamente messo sotto sequestro la lettera e stanno conducendo le indagini di rito per individuare i responsabili di questo atto intimidatorio.

"Sono rammaricato, ma contemporaneamente vorrei evitare qualsiasi tipo di clamore per non dover affrontare eventuali strumentalizzazioni. Mi rimetto semplicemente al lavoro dei carabinieri nei quali ripongo la massima fiducia", ha commentato Terzino, disorientato e prudente. Un atteggiamento più che comprensibile da parte di chi ha una famiglia da proteggere, per giunta con due bambini piccoli. "Mi auguro che si riveli solo una ragazzata, non ho motivi di immaginare altro. Diversamente saremmo arrivati troppo oltre per una piccola realtà come Fabro. È una cosa inimmaginabile specie per chi, come me, fa politica nell'unica convinzione di poter dare il proprio contributo alla comunità".

Adesso saranno i carabinieri a fare piena luce sulla vicenda. Le indagini sono state avviate nel massimo riserbo. I militari, comunque, avrebbero già sentito diverse persone per cercare di ricostruire in maniera dettagliata l'accaduto.

Intanto ad Orvieto e in tutto il Comprensorio sono ore frenetiche per mettere a punto le liste. La maggior parte si stanno chiudendo in queste ore sull'incalzare della scadenza di sabato fissata per la consegna. Allora i giochi saranno fatti e la campagna elettorale in vista delle amministrative di giugno entrerà nel vivo. A Fabro è stata macchiata da un episodio che tutti si augurano si sgonfi al più presto, senza lasciare conseguenze. 

Pubblicato il: 07/05/2009

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