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Porano, risposta al vetriolo di Breccia a Brugnoli.

'Ricorso illegittimo ed inopportuno alla Magistratura' afferma Breccia. Ma gli attacchi personali a sindaco e assessori si sono ripetuti in più consigli comunali. Perché, in 24 anni, Breccia non ha realizzato l'area artigianale?

Cronaca

di Redazione
Chi era presente alla riunione dei capigruppo al Comune di Porano e chi partecipa ai consiglio comunale del piccolo comune a due passi da Orvieto, sa bene che l'ex sindaco Breccia non ha utilizzato toni da politico ma si è spinto ad attacchi molto personali nei confronti di alcuni assessori e dello stesso sindaco Enrico Brugnoli. La politica non c'entra nulla, rispetto alle parole pesanti utilizzate, più volte, dal consigliere Breccia in consiglio comunale e regolarmente verbalizzate dalla segretaria comunale.

Il ricorso alla Magistratura perseguito da Brugnoli e, forse, dal Comune stesso, appare come ultimo elemento di chiarezza per riportare il dibattito consiliare nei canoni della discussione democratica.
Ciò che afferma Gisleno Breccia è facilmente smentibile perché, proprio nella riunione dei Capigruppo - stando alle dichiarazioni raccolte da Orvietosi.it di chi a quella riunione c'era - l'attacco personale a Brugnoli non ha preso il via solo ed esclusivamente dalla questione legata all'individuazione di una nuova area artigianale.

Lo scatto d'ira - lo vogliamo definire così - immotivato e certamente sopra le righe, aveva sì a che vedere con l'area artigianale, ma è sbagliato affermare che tale spostamento non sia stato spiegato e motivato. Sono gli atti pubblici a dare ragione alla maggioranza. E dobbiamo partire da lontano.

L'area artigianale del Comune di Porano è una vicenda che parte da lontano. Ha ricevuto anche alcuni fondi (circa 60 milioni) diversi anni fa che, però, non sono mai stati utilizzati perché le vecchie amministrazioni comunali a guida Gisleno Breccia non erano mai riusciti a individuare un'area che potesse ricevere il benestare da parte degli eventuali artigiani.

È così che, durante l'ultima campagna elettorale, la coalizione di centro-sinistra cominciò ad interrogare proprio gli artigiani che chiesero l'individuazione di un'area che non fosse isolata dal resto del paese.

Si deve tener presente che, nel passato, l'area artigianale veniva individuata prima sulla campagna verso Radice e, successivamente (ci riferiamo all'area che è stata recentemente spostata) nei pressi di Torre San Severo, in un territorio sottoposto addirittura a vincoli ambientali. L'esigenza di una nuova zona meno periferica veniva quindi inserita nel programma di governo della nuova amministrazione.

In data 1 ottobre 2001 viene inviata una lettera da parte di alcuni artigiani al sindaco di Porano. Si tratta di cinque artigiani che chiedono "le possibilità e gli adempimenti necessari per ottenere un appezzamento di terreno artigianale, come individuato dal Prg, del Comune di Porano". Trascorrono pochi giorni e il 10 ottobre, alle 21,30 presso l'aula consiliare di Porano, il Sindaco convoca una riunione invitando tutti gli artigiani presenti a Porano e due imprenditori (uno di Bolsena e l'altro di Lubriano), che avevano sottoscritto la lettera inviata al sindaco il 1° ottobre di quell'anno.

Alla riunione del 10 ottobre del 2001 partecipano alcuni artigiani. Non erano presenti le due aziende laziali. La discussione porta la maggioranza dei presenti a chiedere se è possibile realizzare la zona artigianale in una località meno decentrata e l'amministrazione accoglie tale esigenza. Acquisito il fatto che ci sono degli artigiani intenzionati a mettere i propri laboratori artigiani a Porano, il Comune comincia a studiare nuove possibilità di individuazione dell'area.

La variante viene predisposta e, nel novembre del 2002, viene proposta in Consiglio comunale. Qualche giorno prima il passaggio alla conferenza dei capigruppo con le parole pesanti e lo scatto d'ira del consigliere Breccia.
Ci sembra che la giunta e la maggioranza del Comune di Porano abbia agito con estrema trasparenza rispetto a questo tema. Risultano quindi incomprensibili gli sfoghi sulla stampa di Gisleno Breccia che, forse, ai cittadini dovrebbe semplicemente rispondere ad alcune domande che non mancheremo di fare a lui direttamente.

1) Perché, in 24 anni di amministrazione a sua guida, non è stata realizzata l'area artigianale se è vero, come sostiene, che l'interesse da parte degli artigiani era reale?
2) Perché non ha pensato di impegnarsi su questa vicenda in modo forte quando era sindaco e quando, per la realizzazione dell'area, vi era la possibilità di individuare fonti di finanziamento importanti?
3) Perché, pur avendo a disposizione 60 milioni erogati proprio col fine di realizzare un'area artigianale, in 24 anni di amministrazione non ha studiato un piano effettivo per la sua realizzazione?
4) Perché ha scelto aree che successivamente ha modificato, nonostante il parere contrario degli artigiani sia emerso in più di un'occasione. Questa domanda prende spunto dal fatto che alcuni artigiani di Porano, nel corso degli anni, hanno scelto di "fare azienda" in altri comuni che erano stati molto più veloci nell'individuazione e nella realizzazione dell'area artigianale?

Raggiunto in modo semplice dalla redazione di Orvietosi.it e ben conscio di soffrire di una sorta di conflitto di interessi, il capogruppo di maggioranza al comune di Porano Giorgio Santelli (che è anche collaboratore di questa testata) non vuole dire nulla. Si lascia solo sfuggire una battuta sulla trasparenza amministrativa della Giunta attuale. «So per certo che gli atti del sindaco e della giunta siano di totale trasparenza - afferma - non accetto che accuse di questo tipo arrivino da Breccia. Le parole da lui utilizzate nella conferenza dei capigruppo sono state pesanti e gli attacchi sono stati personali e diretti al Sindaco e, quindi, al Comune. Non è la prima volta che atteggiamenti di questo tipo vengono tenuti in sedi ufficiali. Basta andare a leggere i verbali del Consiglio comunale. Rispetto a quanto sostenuto da Breccia, che ha accusato Brugnoli in conferenza di prendere in giro i cittadini, mi viene solo voglia di chiedere al capogruppo di una parte della minoranza, se non consideri una presa in giro quella di non aver mai realizzato una zona artigianale in 24 anni di carriera da sindaco e se non consideri una presa in giro per i cittadini la sua fantomatica invenzione di realizzare a Porano un campo da Golf. Ritengo che le cittadine e i cittadini di Porano hanno tutti gli elementi necessari per capire chi è effettivamente trasparente e chi no».

Pubblicato il: 28/12/2002

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