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Broker 'infedele': 'Sono pronto a vendere la mia casa per risarcire i clienti'

Torna a parlare, tramite il legale perugino Matteo Palazzoli, l'ex promotore finanziario della Mediolanum  Luigi Sabatini, accusato di aver fatto svanire nel nulla quasi 2milioni di euro dalle "tasche" dei propri clienti

ORVIETO - Broker "infedele": "Sono pronto a vendere la mia casa per risarcire i clienti". Torna a parlare, tramite il legale perugino Matteo Palazzoli, l'ex promotore finanziario della Mediolanum  Luigi Sabatini, accusato di aver fatto svanire nel nulla quasi 2milioni di euro dalle "tasche" dei propri clienti. "Qualora venissero accertate- ha dichiarato il legale del broker- il mio assistito è pronto ad assumersi le proprie responsabilità mettendo a disposizione il proprio patrimonio per risarcire gli ammanchi dei clienti. Patrimonio che, a riprova del fatto che non si è impossessato di un solo euro, consiste praticamente nella sola casa di residenza. Al contempo non possiamo che sottolineare come Mediolanum si stia defilando dalle proprie responsabilità, addossando tutte le colpe su un facile capro espiatorio". Smentita dallo stesso avvocato anche l'ipotesi di volontari investimenti in titoli "tossici". "Sabatini era un promotore finanziario del gruppo Mediolanum e, in quanto tale, vendeva esclusivamente prodotti già confezionati dalla Mediolanum, senza avere voce in capitolo sulla composizione del fondo di investimento". Intanto sono ormai decine gli ex clienti del broker, ex sindaco di Montecchio, che preoccupati per i propri risparmi si sono recati in questi giorni nell'unica sede della Mediolanum del comprensorio (Orvieto Scalo, via Angelo Costanzi) in cerca di spiegazioni e, soprattutto, garanzie. Con lo stesso obiettivo, era entrata nella filiale anche la signora di circa 50 anni che mercoledì pomeriggio ha "assediato" il direttore della banca, Giovanni Tonelli, nel suo ufficio fino alle 21,30 di sera. Non soddisfatta delle rassicurazioni ricevute, infatti, la donna si è rifiutata di uscire dall'istituto di credito nonostante l'orario di chiusura fosse ormai passato da circa 4 ore costringendo i dipendenti esausti a chiamare il 113.  Solo gli uomini del commissariato di polizia di Orvieto sono infatti riusciti a convincere la vittima del broker a lasciare la banca, permettendo così a Tonelli di guadagnare l'uscita. Resta da capire se gli investimenti della donna rientrino o meno nei casi coperti dall'assicurazione. Sembrerebbe infatti che la banca non solo non intenda risarcire coloro che, alla luce del rapporto di fiducia, hanno consegnato somme in contanti al broker, ma anche tutte le operazioni i cui pagamenti non siano stati effettuati tramite assegno bancario circolare, non trasferibile, intestato direttamente alla banca Mediolanum. Si concludono intanto, le audizioni e le "indagini sul campo" dei tre ispettori spediti da Milano, lunedì scorso, per fare luce sulla vicenda e sui meccanismi della presunta truffa da 2milioni di euro. I tre "investigatori" stanno in queste ore lasciando la Rupe con un voluminoso fascicolo, il cui studio si protrarrà ancora per svariati giorni. Solo alla fine dell'ispezione Mediolanum procederà ad un eventuale esposto in procura. Ieri sera, nel frattempo, si è svolto l'incontro tra gli avvocati delle vittime per definire la strategia comune e coordinare le azioni legali da intraprendere. I risvolti dell'incontro, a cui ha preso parte anche il presidente dell'Adusbef, Elio Lanutti, si apprenderanno solo nelle prossime ore.

Pubblicato il: 01/05/2009

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