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Previdenza e assistenza per il personale della polizia municipale alimentato dalle multe. E' bufera

Polemiche dell'opposizione ma anche qualche mal di pancia all'interno della stessa maggioranza. "Una stortura istituzionale inamminissibile" per il consigliere Fabrizio

ORVIETO - Bufera sul fondo di previdenza e assistenza per il personale della polizia municipale, alimentato dalle multe.  La pratica, passata mercoledì in consiglio  - con i voti della maggioranza, il voto contrario di Cortoni (non hanno partecipato al voto Conticelli e Imbastoni) - ha scatenato le polemiche dell'opposizione ma anche qualche mal di pancia all'interno della stessa maggioranza. Il fondo (previsto da un decreto legislativo del 1992) verrà , infatti, costituito con l'accantonamento del 5% sui proventi delle multe. Tetto minimo: mille euro all'anno per ogni agente di polizia municipale.  "Una stortura istituzionale inamminissibile" per il consigliere Fabrizio Cortoni (gruppo misto) che ha contestato soprattutto il fatto che il fondo sia stato legato al numero delle contravvenzioni elevate.

"Meno multe vengono fatte - insiste Cortoni - più la città è ordinata e, dunque, tanto meglio opera il corpo della municipale. Qui si sancisce il principio opposto".  "Non si è mai visto da nessuna parte che il destinatario di un incentivo si identifichi con il motore che lo determina", tuona Imbastoni (gruppo misto). Insomma, tra le righe, si legge il timore che il fondo, costuito in percentuale, possa rappresentare uno stimolo ad elevare più contravvenzioni. Sul punto, illustrato in consiglio dal vicesindaco Marino Capoccia, è stata chiesta più volte una sospensiva. Non ultimo perché secondo Conticelli (Altracittà) ma anche Imbastoni, la pratica non sarebbe stata di competenza del Consiglio bensì della giunta.

"È stata soltanto applicata la legge e non credo che una percentuale minima del 5% possa in alcun modo rappresentare un incentivo alle sanzioni". Così il comandante della municipale, il tenente colonnello, Mauro Vinciotti respinge al mittente ogni polemica.

Pubblicato il: 24/04/2009

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