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Volontariamente utili
malauguratamente disequipaggiati

Intervengono nei casi di frane, trombe d'aria e incendi, correndo anche gravi rischi. Sono i volontari della ProCiv dell'Orvietano

Società

di Stefano Corradino

4 anni di vita. 85 iscritti. Età media 37 anni. Il 40% tra i 18 e i 29 anni. Studenti, dipendenti pubblici, operai, pensionati. Quella dei volontari della Protezione Civile dell'Orvietano è una realtà sempre più consistente e attiva che ha avuto un ruolo importante anche nell'ultimo gigantesco incendio di Parrano.
"A Parrano eravamo 20 volontari più 15 della Misericordia- afferma il presidente Luciano Costantini.- Siamo intervenuti direttamente nell'azione di spegnimento correndo anche notevoli rischi: i pantaloni di alcuni volontari hanno preso fuoco e poteva anche andare peggio. Un rischio che non possiamo e non vogliamo più correre".

Nell'attività quotidiana dei volontari (incendi, frane, trombe d'aria) il pericolo è all'ordine del giorno e devono poter lavorare in condizioni sicurezza, adeguatamente equipaggiati, formati e aggiornati professionalmente.
"Solo la tuta antincendio costa 1500 euro- prosegue Costantini- Abbiamo dovuto inoltre acquistare alcuni mezzi usati ed ora le nostre risorse sono insufficienti". "Ma non è principalmente un problema di soldi . Quello che chiediamo con insistenza è che i nostri volontari possano essere formati, attraverso gli appositi corsi previsti per queste figure. Il nostro compito attuale è quello di assistere gli organi preposti, il corpo forestale, i vigili del fuoco, la comunità montana. Ma vorremmo essere messi nelle condizioni di poter intervenire direttamente e tempestivamente nelle situazioni che richiedono la nostra presenza. Ed è per questo che ci auguriamo che a partire dal prossimo anno la Comunità Montana, sulla base di una direttiva regionale, attivi quei corsi di formazione per i volontari che ci abilitino a poter intervenire direttamente sul fuoco. È poi indispensabile - puntualizza Costantini - realizzare un coordinamento efficiente: tra enti, associazioni, organizzazioni di volontariato, i soggetti che si occupano di calamità di diversa natura sono numerosi. Un coordinamento unico con una sala operativa funzionante 24 ore su 24 (che doveva nascere quest'anno a Bardano e non è partita, ndr) garantirebbe azioni più mirate e veloci, riducendo così la percentuale di "casualità" negli interventi.
A Parrano ad esempio - afferma ancora il coordinatore dei volontari - ci siamo ritrovati a poter utilizzare un aliante a motore dell'Aeroclub di Viterbo fornito dall'Associazione Italiana Culturale e Sociale Aeronautica - AICCSA (associazione di circa 20 iscritti coordinata da Lamberto Filippini) che ha permesso a un nostro volontario, Vittorio Gaddi, di poter girare sopra l'incendio per 45 minuti e dare disposizioni a terra con la radio. Un incendio come quello di Parrano per affrontarlo adeguatamente lo devi osservare dall'alto. E quindi ci siamo accorti che gli aerei, che possono intervenire rapidamente, sono un mezzo a cui dobbiamo poter ricorrere".

"È chiaro - afferma il volontario Vittorio Gaddi - che il ruolo degli aerei può essere fondamentale anche per altre calamità, dalle frane alle alluvioni, ma anche qualora servisse un mezzo veloce e disponibile per provvedere, ad esempio, al trasporto in ospedale in caso di espianto di organi. Senza dimenticare che poi un aereo può servire anche a 'stanare i colpevoli'. Nel caso degli incendi, dall'alto potremmo essere nelle condizioni di identificare immediatamente il potenziale piromane che fugge per le strade interne dai 'luoghi del delitto'".


I principali interventi dei volontari a partire dalla costituzione dell'associazione:

1999-2000 - Emergenza Kossovo: primo intervento con una squadra di 10 volontari.
2001 - Alluvione Piemonte, 12 volontari divisi in due squadre.
2002 - Terremoto Molise. Squadre divise in tre turni. Circa 10 i volontari. Giuliano Santelli e Ivan Pontremoli capi campo Montelungo. Luciano Costantini, capo campo di Bonegro.

A questi vanno ovviamente aggiunti le decine di interventi nel comprensorio orvietano per calamità, come incendi, frane, trombe d'aria

Pubblicato il: 22/08/2003

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