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Abusi edilizi, scattano i primi sequestri

Iniziano a dare i primi frutti le copiose indagini avviate in tutto l'Orvietano dal procuratore capo Francesco Novarese su presunti abusi, in modo particolare nelle campagne

ORVIETO - Abusi edilizi, scattano i primi sequestri. È così che iniziano a dare i primi frutti le copiose indagini avviate in tutto l'Orvietano dal procuratore capo Francesco Novarese su presunti abusi, in modo particolare nelle campagne, tra strutture ricettive e abitazioni private. Stavolta la lente del magistrato si è fermata su una villa monumentale dell'Alto Orvietano, finemente ristrutturata, con tutte le carte in regola per diventare per diventare un vero e proprio gioiello.

 

Peccato però che il proprietario non si sia accontentato della splendida posizione o delle finiture di pregio e abbia voluto realizzare anche ampliamenti, tra cui un torrino e un seminterrato, in totale assenza, a quanto pare, delle necessarie autorizzazioni. Violazioni che sarebbero ancor più gravi in quanto la prestigiosa villa sorge in un'area sottoposta da anni a vincolo ambientale. Nei guai ci sono finiti il proprietario, un imprenditore del ramo visto che opererebbe nel settore dei rivestimenti d'interni, oltre al titolare e al direttore dei lavori della ditta che ha eseguito i lavori di ristrutturazione ed ampliamento. Tutti imprenditori e professionisti della zona.

 

La procura contesta loro il decreto legislativo che sanziona la realizzazione di opere in difformità ai permessi urbanistici e privi di autorizzazione, ma anche la violazione del vincolo ambientale. Il primo provvedimento è stato il sequestro di un'ampia parte della villa scattato nei giorni scorsi ad opera dei carabinieri. L'azione dei militari e l'indagine della procura della Repubblica presso il tribunale di Orvieto si è avvalsa della collaborazione dei tecnici comunali che ha consentito di verificare la irregolarità dei vari ampliamenti effettuati negli ultimi mesi sull'immobile.

 

Adesso bisognerà aspettare il proseguo dell'indagine e l'eventuale processo che potrebbe scaturirne.  Lo stesso procuratore capo Francesco Novarese, "ferrato" in materia e con alle spalle indagini importanti sull'abusivismo nel Meridione, ha ammesso di essere costretto a riservare una certa attenzione a questo reato che nell'Orvietano fa registrare una discreta diffusione.

Pubblicato il: 16/04/2009

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