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Derivati e partecipate, i conti del Comune nel mirino della magistratura contabile

Riguardano, stavolta, il rendiconto del Comune di Orvieto per l'esercizio 2007. I magistrati alzano i toni su almeno due argomenti

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ORVIETO - Derivati e partecipate, i conti del Comune nel mirino della magistratura contabile. I rilievi della corte dei Conti, contenuti in una delibera (la numero 23 del 20 marzo) protocollata in Comune lo scorso 27 marzo (se ne è avuta però notizia soltanto ora) riguardano, stavolta, il rendiconto del Comune di Orvieto per l'esercizio 2007. I magistrati alzano i toni su almeno due argomenti.

 

Il primo è proprio il "pasticcio - derivati", argomento già al centro di tante polemiche e che aveva anche spinto l'opposizione a consultare degli esperti che avevano poi consigliato al Comune di adire alle vie legali per recedere dai contratti. Adesso la corte dei Conti è perentoria. "Il collegio - affermano i giudici della sezione regionale di controllo - nutre forti perplessità in ordine all'attuale stato dei contratti in essere in materia di strumenti finanziari derivati".

 

Secondo i giudici, nonostante la ristrutturazione dei contratti, infatti, "devesi registrare l'attestazione della permanenza di effetti prodotti dai contratti già stipulati con Bnl. Tale circostanza, assolutamente censurabile - aggiunge la Corte - costituirebbe, se confermata, una grave irregolarità contabile che andrebbe ad aggiungersi di fatto al quadro di diffusa irregolarità contabile che ha contraddistinto questo aspetto specifico della gestione attiva del debito da parte dell'ente e per il quale si richiama l'amministrazione comunale e l'organo di revisione dell'ente ad un'attenta valutazione".

 

Non solo, la Corte indica anche al Comune "in relazione all'elevato grado di rischiosità degli strumenti di finanza derivata, in generale, la necessaria costituzione di un apposito fondo rischi, in cui collocare risorse percentualmente coerenti con la tipologia dei contratti in essere". 

 

Le parole dei giudici, per l'ennesima volta, non sono dolci neanche sulle partecipate. "Occorre premettere - dicono - che la sezione ha in più occasioni segnalato la situazione di criticità relativa alla diffusa presenza di risultati di esercizio di segno negativo, reiterai nel tempo, il cui impatto sugli equilibri gestionali dell'ente continua ad essere motivo di forte preoccupazione nonostante le assicurazioni fornite dall'amministrazione comunale a proposito di interventi posti in essere al fine di invertire l'andamento fortemente negativo dei risultati di esercizio di alcune partecipate. Si intende far riferimento in particolate - precisano i magistrati - all'Atc, alla società Rpo, alla Te.Ma. e alla fondazione Csco che presentano perdite consistenti e, queste ultime, anche una situazione patrimoniale di segno negativo".

Pubblicato il: 12/04/2009

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