Pasqua a Pantanelli

BASCHI - Da circa 20 anni l'associazione culturale Pantanelli, con il patrocinio della Pro-Loco di Baschi, attraverso un appassionato lavoro di ricerca, ricrea sapientemente, in occasione della Pasqua, la mistica atmosfera che appartiene al convento di Sant'Angelo in Pantanelli con una rievocazione storica della Passione e Resurrezione del Cristo. L'appuntamento torna stasera alle 21,30 presso il convento. "L'ambientazione, particolarmente suggestiva - dicono gli organizzatori - e che vedrà quest'anno nuove soluzioni  scenografiche, si snoda fra il convento, il bosco e la grotta di San Francesco d'Assisi, quale sepolcro per la scena della Resurrezione".

I figuranti in costume sono circa 80 dando vita a dieci quadri viventi in movimento, dall'Ultima Cena , all'arresto di Cristo, fino al pentimento di Giuda e la Resurrezione. Il tutto nella cornice del convento di Pantanelli, luogo suggestivo di memorie francescane, costruito su un terreno donato a San Francesco. Alla sua fondazione nel 1216,  prese parte lo stesso frate. Nelle vicinanze è ancora visibile  la grotta in cui il santo dimorò e lo scoglio sul Tevere da cui parlò ai pesci.

Ospite del convento fu anche Jacopone da Todi. La tradizione vuole che qui compose varie laudi, tra cui la celeberrima "Stabat Mater". Nella chiesa del convento, inoltre, sono sepolti i signori di Baschi che dominarono il territorio per vari secoli. Sull'altare maggiore un affresco del 1400 rappresenta una crocifissione e all'interno e un'Annunciazione del Pastura, allievo del Pintoricchio, che proprio quest'anno viene omaggiato con una grandiosa esposizione che si snoda fra Perugia e Spello.