Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Cittadinanza onoraria ad Edoardo Curti. Un bel momento di unità

Ha donato alla città la sua preziosa collezione di ceramiche antiche

E' stato un bel momento di festa, l'altra sera, in Consiglio comunale ad Orvieto,il conferimento della cittadinanza onoraria a Edoardo Curti.  

All'unanimità e sottolineata da calorosi applausi di stima e gratitudine, il Consiglio comunale ha consegnato al dott. Edoardo Curti l'attestato ufficiale di cittadino onorario della Città di Orvieto, per i suoi atti concreti e significativi, il suo impegno e la grande generosità dimostrata verso la città di cui ha contribuito ad arricchirne il patrimonio storico-artistico.

Il dott. Edoardo Curti, erede di una famiglia industriale benefattrice di Gemonio (Varese), per tanti anni ha continuato l'attività familiare ma da sempre ha coltivato la sua passione per l'arte. E' un esperto numismatico, peraltro consulente del la Finarte di Milano; è sempre stato anche un appassionato raccoglitore e studioso d'arte con il desiderio di mettere insieme le collezioni intere, senza frammentarle.

Le prime frequentazioni del dott. Curti con Orvieto risalgono ad alcuni decenni fa, fino a diventare amore per questa città con la decisione di donare una splendida collezione ceramica, contribuendo successivamente anche ad alcuni restauri di importanti opere di proprietà pubblica.

La collezione ceramica venne venduta da Moretti al prof. Curti che fu disponibile a lasciare la collezione ad Orvieto. Dal 1989 in avanti ci sono stati i primi contatti con il Comune e successivamente un evento personale ha indotto il dott. Curti alla donazione vera e propria della collezione alla città.

Nel febbraio 1999 il Consiglio comunale approvò l'accettazione della donazione di 187 pezzi ceramici facenti parte della citata "collezione Moretti" già depositati presso il Comune nel 1993, ed il dott. Edoardo Curti si impegnò ad integrarla ulteriormente nel tempo, mediante ulteriori donazioni che si sono puntualmente concretizzate.

Nell'ottobre 2007, con due successive deliberazioni, il Consiglio comunale ha approvato l'accettazione degli ulteriori pezzi ceramici donati dal Dott. Curti alla città, stabilendo anche che le opere donate sarebbero state esposte presso il costituendo Museo della tradizione ceramica di Orvieto presso Palazzo Simoncelli.

Nel settembre 2008, è stato sottoscritto l'atto notarile di donazione della collezione al completo che ha un grande valore culturale e di documentazione storica. La collezione, di grande pregio, ha un valore eccezionale per Orvieto, città di antica tradizione ceramica. Un ulteriore valore della collezione sta nel fatto di essere stata donata completamente restaurata.

La collezione è costituita da un numero importante di opere (circa 310 pezzi di cui alcuni molto rari a trovarsi) e tra gli altri pezzi pregiati della collezione c'è il famoso "Piccolo Papa" ovvero il "Papetto" plastico modellato a tutto tondo, simbolo dell'intera collezione.

Il valore della collezione è stimato nell'ordine di 500.000 euro che vanno ad arricchire il patrimonio culturale ed artistico della città di Orvieto e che permetteranno di portare a compimento il progetto per la realizzazione del Museo della Tradizione Ceramica.

Una generosità che il dott. Curti ha confermato aggiungendo alla suddetta donazione un esemplare estremamente raro della sola moneta coniata in nome di Orvieto (e che ha consegnato al Sindaco dinanzi al Consiglio Comunale), 14 maioliche antiche e la sua biblioteca di libri d'arte di artisti del XX secolo, destinata a costituire una sezione tematica della Nuova Biblioteca Pubblica "Luigi Fumi".

Di grande rarità il denaro orvietano (1256/1268 d.C.) donato dal dott. Curti, è l'unica moneta coniata in mistura di rame argentata al titolo del Comune di Orvieto.

Un tempo, il "denaro minuto o "picciolo", detto anche "urbivetanus parvulus", era noto per il solo esemplare del Museo Correr di Venezia, pubblicato ed illustrato in: F. Schweitzer, Notizie di Numismatica, Trieste-Berlino 1860.

Dopo il 1904 ne vennero ritrovati alcuni pezzi dei quali 5 acquisiti nella Reale raccolta, al Museo Nazionale di Roma, furono descritti, insieme al suddetto esemplare Museo Corerr nel C.N.I. Corpus Nummorum Italicorum, vol. XIV, Roma 1915/16.

La prima memoria di denari orvietani si ebbe in documenti senesi datati 16 ottobre 1257. Essi hanno affinità stilistiche con le rare monete del Patrimonium Beati Petri emesse durante il Conclave di Verbo 1266/1268 e presumibilmente la loro emissione fu autorizzata da Papa Alessandro IV (1254-1261), cui succedette Urbano IV che istituì in Orvieto la festa del Corpus Domini e vi dimorò dopo il 1262. Il podestà Bernardo Rossi rilasciò in data 28 gennaio 1265 quietanza di aver riscosso la mercede in "denari aretini e urbivetani".

All'atto del conferimento della cittadinanza onoraria, il presidente del Consiglio Comunale, Evasio Gialletti ha affermato che tale volontà del Consiglio ha "un grande significato di riconoscenza dell'intera comunità verso la persona del Dott. Curti che ha dimostrato e dimostra grande affetto  per Orvieto".

Il sindaco, Stefano Mocio ha dichiarato che "è un vero onore conferire la cittadinanza onoraria al Prof. Curti che non Orvieto ha un rapporto proficuo di vecchia data. Le prime frequentazioni del Dott. Curti ad Orvieto risalgono al 1961. La sua donazione rende sempre più concreta la realizzazione del Museo della Ceramica di Orvieto. Esprimo tutta la riconoscenza della Città di Orvieto per un dono così prezioso ed unico e rivolgo al dott. Curti che ho conosciuto molti anni fa un ringraziamento sentito e personale. Una presenza molto attiva la sua al di là delle donazioni. Voglio infatti sottolineare il suo attivissimo spronandoci a lavorare nella direzione della tutela, qualificazione e sviluppo dell'artigianato artistico. Lo ringrazio per l'amicizia che ha voluto esprimermi in questi anni. Il suo 'dare' alla città non solo in termini di collezioni e di valore economico, è in realtà un bene profondo per Orvieto". Il sindaco ha dato quindi lettura della lettera ufficiale con la quale il dott. Curti ha formalizzato le ulteriori donazioni alla città.

Dal canto suo il dott. Edoardo Curti, visibilmente emozionato ha dichiarato: "Orvieto ha dato alla città una magnifica sede della sua Biblioteca. Dopo le istituzioni di base, la biblioteca è il luogo in cui soprattutto i giovani si istruiscono, esso può diventare allora centro per i giovani. La mia proposta - e se il Comune è d'accordo - è che la mia collezione di 1900 libri d'arte del XX secolo possa costituire il nucleo si cui costruire una sezione nuova per la biblioteca. Io stesso darei una mano per fare tutto questo cercando attraverso delle acquisizioni mirate di farne un tutto organico e, magari, integrare la biblioteca con altre attività".

Nella foto il dott. Edoardo Curti presenta il pezzo forte della collezione ceramica donata al Comune di Orvieto, il cosiddetto "papetto". Sotto, il dottor Curti dona il prezioso "denaro" orvietano al Comune.

Pubblicato il: 10/04/2009

Torna alle notizie...