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Le primarie 'una brutta pagina di storia della nostra città'

Inquietante nota del presidente del Partito democratico di Orvieto  Franco Picchialepri. Accuse gravissime ai candidati di non aver rispettato il patto etico firmato. E' ovvio che Picchialepri interpreta quella paerte del PD che non accetta l'esito delle votazioni. Si prepara una lista civica?

foto di copertina

La nota del presidente del Partito  democratico di Orvieto  Franco Picchialepri, che segue, è una squassante e gravissima denuncia del suo partito. Sotto accusa sono le primarie, sia come metodo di scelta della classe dirigente che come si sono svolte ad Orvieto. Ci sono stati, per Picchialepri, votanti buoni e votanti  cattivi, "extracomunitari autotrasporati" e "soggetti" della destra e della sinistra radicale. Il partito non avrebbe garantito il rispetto delle regole e quindi il primo a pagarne le spese dovrà essere Carlo Emanule Trappolino, coordinatore del Pd, non abbastanza devoto all'Amministrazione, che pure ha difeso con esagerata e sacrificale disponibilità.
Questa è il senso che si còglie  nelle parole del presidente PD, che ieri sera sembra abbia partecipato ad una cena ispiratrice presente l'intero stato maggiore ex Margherita, l'onorevole Bocci compreso. 
C'è un sussulto dei margheriti, che sembravano ormai omogeneizzati nell'accordo stretto con Capoccia e gli ex diesse anticimicchiani, ma che evidentemente si riconoscono ancora soltanto intorno a Mocio ed ai suoi interessi politici.
La conclusione che "Il tempo delle mezze misure e delle ipocrisie è finito. Dobbiamo essere in grado di dimostrare di essere classe dirigente seria ed appassionata alle sorti della città" non si capisce se significa una promessa di dimissioni o di dura opposizione sua e dei suoi, ma certamente annuncia azioni clamorose, conseguenti a parole tanto infuocate e minacciose. (D.F.)

Nota del presidente del Partito  Democratico di Orvieto  Franco Picchialepri

L'errore più grande che potrebbe commettere il Partito Democratico di Orvieto è di mettere la testa sotto la sabbia per non vedere quello che è successo domenica scorsa.

Altro che festa della democrazia!

Domenica si è permesso che le decisioni del Partito fossero prese da altri soggetti: da quelli che, negli ultimi cinque anni, hanno cercato, con ogni mezzo,  di distruggere il Partito ed il suo Gruppo consiliare.

Accanto alla partecipazione di gente "libera e pensante", italiana e straniera (a cui dobbiamo un forte ringraziamento e riconoscenza) si è verificata quella di:

Visto l'esito, di sostanziale pareggio, della consultazione, possiamo tranquillamente dire che il candidato Sindaco del PD, insomma, non è stato deciso dal PD ma da gente che a giugno non voterà per il Partito Democratico.

Vi pare poco!!!

Una situazione che, visto il clima in città conseguente alla lotta alle rendite politiche che è stata scientificamente attuata nell'ultimo quinquennio, era facilmente prevedibile.

Ma non si è voluto fare niente per evitare tutto questo. Per attrezzarci avevamo due strade: o quella scelta in tutto il territorio della provincia di Terni delle consultazioni interne, scelta assolutamente legittima, addirittura usata in realtà dove non c'erano amministratori al primo mandato. Oppure quella di organizzare primarie nel rispetto scrupoloso delle regole.

In realtà si è voluto stracciare il patto etico firmato dai candidati in quanto il Partito, per primo, non è stato messo in grado di garantire il rispetto delle regole.

Per mesi si è discusso sul fatto di celebrare primarie di Partito o di Coalizione.

Si è scelto di fare primarie di Partito.

Tuttavia domenica non si sono celebrate né l'una né l'altra.

Domenica, infatti, è soltanto andata in scena una brutta pagina di storia della nostra città, da cui il Partito ne esce veramente male.

Vogliamo interrogarci su questo?

Vogliamo fare autocritica, assumendoci tutte le nostre responsabilità e ricercando le modalità per salvare quanto di buono è stato fatto?

Il tempo delle mezze misure e delle ipocrisie è finito. Dobbiamo essere in grado di dimostrare di essere classe dirigente seria ed appassionata alle sorti della città. Dobbiamo tornare a parlare con la nostra gente per convincerla che il PD può ancora rappresentare la scelta migliore per il Governo cittadino.

Per sdrammatizzare abbiamo allegato la foto sopra, inviata da Carlo Perali, che rappresenta benissinmo il clima.

Pubblicato il: 09/04/2009

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