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Allerona. Spuntano i resti di una terza balena

Affiorano nuovi resti fossili, del tutto simili a quelli dei due cetacei pliocenici rinvenuti negli anni scorsi

ALLERONA - Spuntano i resti di una terza balena. Le abbondanti piogge della stagione invernale hanno eroso a fondo i calanchi che circondano l'abitato di Allerona e nuovi resti fossili, del tutto simili a quelli dei due cetacei pliocenici rinvenuti negli anni scorsi, affiorano oggi dall'argilla in attesa di essere recuperati. Il responsabile delle campagne di scavi che hanno portato alla luce dal 2003 al 2008 due esemplari di cetacei risalenti a 2milioni di anni fa aveva escluso la possibilità di ulteriori rinvenimenti. "L'intera area è stata sondata" aveva infatti dichiarato il paleontologo Enrico Squazzini limitando però il proprio campo di indagine ad una superficie di poche centinaia di metri quadrati. I nuovi resti fossili, inequivocabilmente di un "pesce di grandi dimensioni", sono affiorati tuttavia a ben 5 chilometri di distanza dagli altri due esemplari in un luogo per il momento mantenuto segreto in attesa dell'intervento della sovrintendenza. Se le successive indagini dovessero confermare la presenza di un terzo cetaceo, quello di Allerona si confermerebbe come uno dei siti paleontologici più straordinari d'Italia avvalorando le suggestive ipotesi di studio formulate in questi anni. Secondo gli esperti, infatti, la campagna alleronese un tempo corrispondente alle antiche linee di costa del mar Tirreno, proprio per la sua morfologia avrebbe rappresentato una sorta di "trappola naturale" per le specie di grandi dimensioni come i cetacei, permettendo loro di avvicinarsi alla costa ma non di riprendere il largo. Un "cimitero" che oggi rappresenterebbe un enorme bacino di informazioni per la ricerca geologica e paleontologica. Per valorizzare e indagare questi suggestivi scenari è stato inaugurato nei mesi scorsi il Museo dei cicli geologici di Allerona dove oggi è esposto uno dei due esemplari già recuperati. La speranza, mai nascosta dall'amministrazione comunale, è quella di ospitare nella nuova struttura anche il primo esemplare di cetaceo pliocenico, lungo 14 metri e in eccezionale stato di conservazione, per ora "parcheggiato" nel museo paleontologico di Terni in attesa di essere restaurato.

Pubblicato il: 06/04/2009

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