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Ancora polemiche sui lavori pubblici del centro

A puntare il dito contro il cantiere è ancora una volta Italia Nostra

ORVIETO - Ancora polemiche sui lavori pubblici del centro. Dopo la battaglia portata avanti dai cittadini di Orvieto contrari all'abbattimento dei due alberi, tornano oggi nella bufera i lavori di piazza Fracassini. A puntare il dito contro il cantiere è ancora una volta Italia Nostra che parla di "lavori inopportuni". "Non si riescono a trovare ragioni plausibili  - lamenta il responsabile della sezione orvietana, Lucio Riccetti -  su come mai non siano stati effettuati quantomeno dei saggi di scavo nella piazza, mirati all'individuazione di uno dei più noti monumenti cittadini". Sotto questi sanpietrini, infatti, dovrebbero celarsi, secondo la mappa del settecentesco Catasto "Tiroli", custodito presso l'Archivio di Stato di Roma o indicato su cabrei nell'Opera del Duomo, i resti dell'antica chiesa di San Leonardo e di una precedente emergenza templare etrusca, a sua volta testimoniata dai reperti qui rinvenuti ed ora conservate nelle collezioni  etrusche cittadine. "Si è persa l'occasione per approfondire importantissime conoscenze storiche e archeologiche e sull'assetto urbanistico etrusco e medievale - conclude Riccetti - sfruttando i lavori in corso e contenendo così i costi". Dubbi infine, condivisi da non pochi cittadini e associazioni, Italia Nostra torna ad esprimerli in merito al "nuovo volto" di piazza Fracassini realizzato con materiali non locali, come basaltina levigata e porfidi di varie colorazioni, "non esteticamente

congruenti con quelli caratteristici di Orvieto". Scelte stilistiche peraltro applicate anche ad altri progetti di restauro della città. "Lascia alquanto perplessi - conclude provocatoriamente Riccetti - il generale silenzio (assenso?) del panorama culturale, intellettuale, storico, archeologico e architettonico orvietano registrato peraltro già in occasione dell'edificazione dell'ecomostro a ridosso degli scavi archeologici del fanum".

Pubblicato il: 06/04/2009

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