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Convegno 'Italia-Cina: cultura, turismo e sport'. Tante idee e prospettive per Orvieto

Un incotro ricco di idee e prospettive quello svoltosi venerdì ad Orvieto, a Palazzo Coelli, su iniziativa della Confcommercio della Provincia di Terni

"Italia-Cina: cultura, turismo e sport". E' stato un convegno ricco di idee e prospettive quello svoltosi venerdì ad Orvieto presso la Sala Plenaria Palazzo Coelli su iniziativa della Confcommercio della Provincia di Terni con la collaborazione di Comune di Orvieto, CCIAA Terni, Fondazione Cassa Risparmio di Orvieto e Cassa di Risparmio di Orvieto. Ad aprire i lavori è stato il sindaco di Orvieto Stefano Mocio che ha ricordato come Orvieto abbia già dei buoni rapporti con l'oriente e precisamente con l'Università di Seul. Il primo cittadino della città  ha ricevuto in dono dal Primo Segretario dell'Ufficio Cultura Ambasciata della Rep.Popolare Cinese  Signora Li Xi un prezioso drappo in stoffa cinese decorata. Particolarmente soddisfatto il presidente della CCIAA di Terni Mario Ruozi Berretta:" Ringrazio la Confcommercio che ha ideato ed organizzato questa interessantissima iniziativa - ha dichiarato- che porterà certamente dei benefici al territorio orvietano e, spero, all'intera provincia". Diversi i relatori, tutti di grande spessore che hanno animato e reso interessante il Convegno moderato dal giornalista Luca Nicostra: l'Avv.Prof. Mauro Rosati di Monteprandone de Filippis Delfico-Universita' di Teramo, il Prof. Samuele Barbaro Paparo- Universita' La Sapienza -Roma,l'Avv.Prof. Luca Vincenzo Messina- Universita' di Teramo, la Dott.ssa Carmela Silvia Messina- Università La Sapienza-Roma. Dagli interventi è emerso che in futuro si prospetta un grande incremento di flussi di cinesi verso l'Italia. Oggi sono soltanto una piccola percentuale (il 5%) i cittadini della Repubblica popolare che possono permettersi viaggi turistici; numeri operò destinati in breve tempo a raddoppiarsi e quindi saranno oltre 100 milioni i potenziali turisti cinesi che potrebbero visitare il nostro Paese. Da queste osservazioni si evince come sarebbe fondamentale per Orvieto mettere in piedi una rete di contatti in grado di canalizzare verso di se i turisti cinesi. Da quasi tutti gli interventi è però emersa la necessità che Orvieto e l'Italia si adeguino ai gusti di questo popolo che ama le città d'arte, i centri benessere, i nostri campioni dello sport, il made in Italy e quindi lo shopping. In sostanza è necessaria la creazione di "pacchetti" ad hoc. Al momento però sono diversi i punti deboli dell'Italia: l'eccessiva burocrazia, ad esempio,  per il rilascio dei permessi di soggiorno, la criminalità diffusa, la scarsa offerta aerea, poche guide turistiche in cinese. Insomma: il prodotto c'è, il potenziale cliente anche, bisogna rimboccarsi le maniche e mettere in atto tutti gli interventi necessari affinché l'asse Cina-Italia possa far rifiorire il turismo nostrano. "La Confcommercio - dichiarano i vertici dell'organizzazione- ha aperto un primo canale, ora sta a tutti gli attori interessati, istituzionali e non, fare ognuno la propria parte affinché quanto emerso in questa giornata non vada perso". C'è infine da considerare che la signora Li Xi- autentico n.2 dell'Ambasciata Cinese- è stata letteralmente stregata dal tour tra le bellezze della città fatto insieme alle addette della Confcommercio Valeria Della Valle, Valeria Banconi e Vanessa Ciurletti; tanto stregata da promettere grande pubblicità positiva nei confronti di Orvieto.

Pubblicato il: 05/04/2009

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