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Sequestrati nell'Orvietano dieci videogiochi in bar e circoli ricreativi

Maxi truffa ai danni delle casse dello Stato. Al momento risulterebbero del tutto estranei i baristi e gli esercenti

 

ORVIETO - Maxi truffa ai danni delle casse dello Stato, sequestrati nell'Orvietano dieci videogiochi in bar e circoli ricreativi. Le "macchinette", scoperte dalla guardia di finanza e noleggiate da una società romana con una rete di distribuzione ramificata nel Centro Italia, erano in grado di eludere, in modo fraudolento, il versamento del prelievo unico erariale, noto con l'acronimo di pre.u., ossia il pagamento delle imposte dovute per l'installazione delle slot e calcolate sulla base delle giocate di questi apparecchi. In sostanza, i videogiochi, attraverso sofisticate modifiche hardware e software, si limitavano a comunicare ai monopoli solo il 20-25% degli incassi totali. E su questi, ovviamente, pagavano le tasse, eludendo il 75% dei versamenti dovuti. Le slotmachine sono state sequestrate in bar, sale giochi e circoli ricreativi tra Orvieto e Castel Giorgio, dove la società distributrice in questione ha anche una sede operativa.

 

Il titolare, originario di Roma, è indagato per il reato di frode informatica, nell'ambito di una vasta indagine che sta conducendo, ad ampio raggio, la procura della repubblica presso il tribunale di Teramo. Gli accertamenti in corso potrebbero svelare, dunque, una truffa milionaria, estesa a varie regioni. Una truffa, dalla quale al momento risulterebbero del tutto estranei, invece, i baristi e gli esercenti. Al contrario, stando a quanto emerso fino a questo momento dalle indagini, è ipotizzabile che essi fossero addirittura vittime a loro volta del raggiro, in quanto la società distributrice versa loro una percentuale calcolata proprio sulla base degli incassi, incassi che erano "taroccati" ad un netto ribasso (il 75% in meno) nel caso della truffa.

 

Il blitz, nell'Orvietano, è stato messo a segno dai militari della tenenza della guardia di finanza di Orvieto, nell'ambito di un'intensificata "attività di vigilanza sia preventiva che repressiva  nel settore dei videogiochi  e del gioco d'azzardo". "I servizi in materia svolti dalla guardia di finanza, nel delicato settore, oltre a tutelare l'erario dall'evasione fiscale - afferma una nota del comando provinciale di Terni delle fiamme gialle - assumono anche forti contenuti sociali, in quanto costituiscono una risposta alle sempre più numerose richieste di intervento di tante persone che vedono i propri familiari rovinarsi con il gioco d'azzardo".

 

 

Pubblicato il: 01/04/2009

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