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PD. Un partito litigioso e preoccupato di non arrivare unito alla competizione elettorale

Questo il clima, a tratti infuocato, del coordinamento comunale del Pd che si è svolto venerdì sera

foto di copertina

ORVIETO - Un partito litigioso e preoccupato di non arrivare unito alla competizione elettorale di giugno. Questo il clima, a tratti infuocato, del coordinamento comunale del Pd che si è svolto venerdì sera. Un coordinamento che doveva dare il via ufficiale alla campagna elettorale mettendo la parola fine sugli scontri "primarie si - primarie no" e che, invece, si è trasformato nell'ennesimo momento di attrito all'interno di un partito profondamente spaccato.

La "pietra dello scandalo" è stato il documento presentato dal presidente Franco Picchialepri dopo la non meno dura relazione, per la verità, del coordinatore, Carlo Emanuele Trappolino. Nel documento che ha suscitato l'indignazione degli "stelliani" si stigmatizzavano i toni del confronto politico degli ultimi mesi, "talora ambiguamente proteso - era scritto - ad una delegittimazione del gruppo dirigente e dell'amministrazione". Apriti cielo.

La provocazione ha scatenato gli interventi duri di Fausto Galanello e di altri simpatizzanti della Stella - assente all'incontro (era invece presente il sindaco Mocio) - che hanno ricordato il difficile cammino delle primarie e come fossero parimenti stigmatizzabili "le prese di posizione pubbliche volte a delegittimare" la candidatura della Stella.

Emendamenti, astensioni, minacce di stracciare la tessera? Alla fine si è raggiunto frettolosamente l'accordo di votare il patto in 7 punti (che sostanzialmente impegna i candidati alla condivisione del programma e a delegare agli organismi dirigenti la scelta della coalizione) e di approvare non il documento incriminato, bensì la relazione di Trappolino. A tratti, come detto, ancor più dura del documento. Risultato: l'approvazione è arrivata con 5 astenuti e un contrario.

"Non vorrei che qualcuno abbia maturato un'idea di questo partito quasi fosse un informe contenitore dove ci si sta a prescindere delle idee e dei valori - aveva detto Trappolino -. Il classico tram che si utilizza facendosi beffe della responsabilità, della serietà e della correttezza. Non vorrei che qualcuno pensasse al Pd come a un'idrovora capace di aspirare su tutto e così mantenere un'ambigua "liquidità", buona per i comodi di qualcuno di comprovata solidità. Non vorrei, inoltre, che dietro l'ambiguità si celasse il disegno di una compiacenza tesa a restaurare il passato, sia pure esso riverniciato con tinte nuove". Il messaggio è chiaro ed è stato esplicitato in diversi altri interventi nel corso della serata(da Settimi a Capoccia): il Pd non ha alcuna intenzione portarsi dietro né Conticelli (Altra Città), né la Sinistra (entrambi simpatizzanti della Stella). (s.t.)

Pubblicato il: 29/03/2009

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