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Scuola. Dottorini: 'saltano 510 cattedre, ecco la mannaia del governo sull'Umbria'

Oliviero Dottorini (verdi e civici) commenta i dati dei tagli sul sistema regionale dell'istruzione

"La mannaia del Governo sulla scuola umbra avrà effetti devastanti. Secondo i dati del ministero
dell'istruzione sono 510 le cattedre che salteranno nella nostra regione, di cui 251 assorbiti dai pensionamenti. Secondo i dati ministeriali i restanti 259 perderanno la cattedra. Questo significa per i precari perdita del posto di lavoro, mentre per chi è in ruolo si apre una fase di incertezza assoluta". Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi e Civici, Oliviero Dottorini, in una nota firmata anche dal responsabile scuola del partito,  Emanuela Arcaleni,
Dottorini si chiede quale sarà il destino di chi perderà il lavoro: "torneranno a fare le supplenze, verranno trasferiti d'ufficio ad altri incarichi, rimarranno a disposizione dei circoli e degli istituti, ma senza incarico? Dovranno essere il Governo e l'Ufficio scolastico regionale a dare indicazioni. Ciò che è ormai evidente è la scorrettezza di un Esecutivo che prima chiede alle famiglie di esprimersi sugli orari scolastici, sul tempo pieno e sul tempo prolungato, poi interviene in modo indiscriminato con i tagli al solo fine di fare cassa".
"Eppure le famiglie si erano espresse chiaramente - prosegue la nota - scegliendo in oltre il 98 per cento dei casi di poter usufruire delle 30 ore settimanali o del tempo pieno, confermando il gradimento per la scuola pubblica così come era organizzata fino ad oggi e bocciando con fermezza
la riduzione dell'orario di scuola. Secondo i dati dell'Ufficio scolastico regionale infatti solo lo 0,5 per cento delle famiglie umbre ha scelto le 24 ore e una piccolissima parte, l'1,5 per cento, ha optato per le 27 ore settimanali, mentre il 72,8 per cento ha optato per le 30 ore e il 25,3 per cento le 40 ore. A fronte di queste richieste però il Governo ha fatto orecchie da mercante e per tutta risposta ha pronta la circolare sugli organici, circolare che metterà in ginocchio la scuola umbra tagliando gli organici in modo indiscriminato: 63 maestre, 145 docenti di scuola media e 46 insegnanti delle scuole superiori saranno in esubero. Sono dati crudi - continua Dottorini - che confermano ciò che dicevamo durante i giorni di protesta contro la riforma della scuola voluta dal Ministro Gelmini, e
cioè che questa legge non tiene in considerazione la volontà delle famiglie italiane che chiedono più scuola e più tempo pieno. Ma è evidente che il governo inganna ancora una volta gli italiani e l'incongruenza tra le promesse e i fatti è enorme, sia rispetto alla scelta delle famiglie, sia nei confronti di lavoratori che saranno lasciati a casa, senza tutele certe".
Dottorini sottolinea infine che "il Governo si limita a balbettare false rassicurazioni parlando di  'misure per l'assorbimento dei precari' finalizzate ad assicurare la continuità lavorativa ai supplenti annuali, a consentire indennità di disoccupazione per i periodi non lavorati e  a permettere domande di supplenza in più province. Solo molto fumo soprattutto se confrontato con l'arrosto di tagli pesantissimi al nostro patrimonio educativo e formativo. Noi continuiamo a chiedere al Governo di rivedere le cifre dei tagli e di ricalcolare le dotazioni organiche sulla base delle effettive richieste dalle famiglie, così come promesso".

Pubblicato il: 26/03/2009

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