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Prete denuncia parrocchiano:
'voleva costringermi a confessarlo'

Costa caro ad un ottantunenne orvietano l'irrinunciabile voglia di raccontare al prete della propria parrocchia, quella di una piccola frazione di Orvieto, tutti i suoi peccati. Ipotizzate le accuse di violenza privata e turbamento di funzioni religiose

Cronaca

di Vincenzo Carducci

Sacerdote denuncia parrocchiano: "voleva costringermi a confessarlo". Costerà caro ad un ottantunenne orvietano l'irrinunciabile ed improrogabile voglia di raccontare al prete della propria parrocchia, quella di Torre San Severo piccola frazione del Comune di Orvieto, tutti i propri peccati.

Domenica scorsa l'anziano parrocchiano si sarebbe infatti presentato in chiesa qualche minuto prima della messa serale per potersi confessare. Ma il prete, don Giancarlo Cherubini, si sarebbe rifiutato di somministrare il sacramento all'ottantunenne orvietano perché la confessione avrebbe protratto l'inizio della messa ed infranto il "regolamento" interno della parrocchia dettato dallo stesso prelato. Un regolamento che prevede che le confessioni vengano svolte una volta al mese in un giorno che il parroco comunica la domenica precedente durante la messa della mattina.

"Mi voleva costringere a confessarlo contro la mia volontà" avrebbe detto il sacerdote agli agenti del commissariato di polizia di Orvieto che nei giorni successivi al fatto hanno raccolto la sua denuncia.

Alla fine è nata una vivace discussione tra prete e parrocchiano che si è dilungata per circa quindici minuti impedendo al primo di cominciare in orario la messa ed al secondo di potersi confessare. Tutto questo ha così convinto il prete a recarsi al commissariato di polizia per raccontare quanto accaduto agli agenti.

A carico dell'anziano parrocchiano denunciato vengono ora ipotizzate le accuse di violenza privata, perché avrebbe impedito al sacerdote anche di indossare i paramenti per la messa, e turbamento di funzioni religiose, come previsto dal codice penale all'articolo 405.

Pubblicato il: 18/08/2003

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