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Le distrazioni di Conticelli

Nota del Gruppo Consiliare del Partito Democratico  al Comune di Orvieto
"Mai favorevole alla 'monnezza'". E Conticelli minaccia querela al gruppo PD

 

di gruppo consiliare Partito democratico al Comune di Orvieto

 

Maurizio Conticelli, unico consigliere residuo di Altra Città, gruppo di opposizione "a prescindere", nel commentare la lettera di Stefano Mocio torna sulle questioni del bilancio comunale parlando di uso improprio di armi di distrazione di massa.

Ora, l'unica "distrazione" che ci pare evidente è proprio quella di Conticelli che, a riprova di un ambientalismo quantomeno flessibile, sembra rimpiangere i bei tempi della "monnezza" di Napoli. A differenza del consigliere di Altra Città, non ci sembrano tempi da rimpiangere, considerata la "pregevole" e gratuita pubblicità che ne è conseguita anche su quotidiani nazionali (cfr. C.Bonini su "La Repubblica" del 20 gennaio 2008).

 

Ma Conticelli persevera nella distrazione anche quando processa il piano delle opere pubbliche, ignorandone la specifica funzione anticiclica. Il rigore del bilancio, il controllo delle spese e un'etica dei conti sono valori essenziali. Ma oggi, dinanzi ad una crisi che rischia di mettere in ginocchio il sistema economico umbro e orvietano (nella nostra regione il ricorso alla cassa integrazione nei primi due mesi dell'anno è cresciuto del 1000% rispetto al 2008), c'è anche la priorità di sostenere il lavoro e il mondo delle imprese, quindi realizzare le infrastrutture fondamentali per Orvieto.

 

Infine, e questa è la terza distrazione, forse causata da un'altrettanta flessibilità questa volta ideale e politica, Conticelli si dimentica che buona parte delle sofferenze dei bilanci comunali sono da ricollegare alle scelte del governo di centrodestra. Anche il recente dietro-front del governo sulla mozione Franceschini sulla revisione del patto di stabilità interno - tesa a sbloccare i cantieri e programmarne altri in risposta alla crisi e votata dalla stessa maggioranza - esemplifica il pensiero del premier in tema di sostegno agli enti e alle economie locali.

Ma, evidentemente, per il consigliere di Altra Città il contrasto a Berlusconi e alla sua cultura di governo non è una priorità né una posizione politica da esibire con fermezza. Del resto, ognuno sceglie liberamente i propri compagni di strada.

 

 

 

 

Pubblicato il: 25/03/2009

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