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Discolo e 'somarello': dalle udienze, per punizione, si torna a casa in ginocchio

È la singolare penitenza che una mamma ha inflitto al proprio figlio, alunno di una scuola elementare orvietana, finendo indagata per abuso di mezzi di correzione e di disciplina.

ORVIETO - Discolo e "somarello": dalle udienze, per punizione, si torna a casa in ginocchio. È la singolare penitenza che una mamma ha inflitto al proprio figlio, alunno di una scuola elementare orvietana, finendo indagata per abuso di mezzi di correzione e di disciplina.

La donna non è ancora stata ancora ascoltata dai carabinieri ai quali i fatti sono stati rappresentati da altre persone presenti all'accaduto. Il tutto sarebbe successo alcuni giorni fa. In sostanza, la mamma, avuto il resoconto della maestra sull'andamento scolastico del figlio, non avrebbe esitato a farlo mettere in ginocchio davanti a tutti. E, in questa posizione umiliante, il ragazzino sarebbe stato costretto a percorrere tutto il tragitto, dall'aula delle udienze, fino al parcheggio esterno della scuola.

Una punizione a dir poco eccessiva che non ha mancato di far colpo, al punto che qualcuno ha ritenuto opportuno sporgere denuncia. Alla base un andamento scolastico decisamente non brillante e qualche bravata di troppo. L'ultima poi, riferita in udienza dall'insegnante, avrebbe scatenato la "furia" punitiva della madre.

Alla base, però, niente di tutto quello che si legge comunemente sui giornali, nessun episodio di bullismo o simili, insomma, come tengono a precisare gli investigatori. Né, d'altro canto, ci sarebbe alle spalle, a quanto emerso finora dalle indagini, una storia di degrado o di maltrattamenti familiari. Il bambino, inoltre, continuerebbe a frequentare regolarmente le lezioni e non avrebbe dato segni di particolare turbamento o offesa. In ogni caso, l'ipotesi di una punizione eccessiva, sopra le righe, resta. E la donna è stata formalmente iscritta al registro degli indagati della procura della Repubblica presso il tribunale di Orvieto.

L'ipotesi di reato, come detto, è "abuso di mezzi di correzione e di disciplina", un reato spesso confuso con i maltrattamenti in famiglia da cui va invece distinto. Il bambino avrebbe dovuto farsi in ginocchio anche le scale della scuola, oltre che farsi vedere in questa posizione all'interno e fuori dell'istituto. I carabinieri che indagano sull'episodio non rendono noti ulteriori dettagli, né sulla scuola frequentata dal ragazzino - otto anni circa - né sulla particolare circostanza che avrebbe scatenato la reazione della madre. Al momento, tuttavia, sarebbero state sentite una decina di persone.

Pubblicato il: 20/03/2009

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