Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Cimicchi presenta il suo progetto all''Arusia'

Incontro tra il sindaco di Orvieto e Adolfo Orsini, neo presidente ddi Arusia. Un'occasione per presentare il Museo delle scienze enogastronomiche ed agroalimentari

Politica

Orvieto come città di "educazione al gusto". Al gusto del buon mangiare, del buon bere, della professionalità, "conditio sine qua non" della bontà dei prodotti, e della cultura, che inserisce il tutto in una cornice che fa da vero valore aggiunto alla produzione e alla degustazione. Ne hanno parlato ieri ad Orvieto l'amministratore unico dell'Arusia Adolfo Orsini e il sindaco Stefano Cimicchi, nel corso della visita che il neo-"numero uno" dell'Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione in Agricoltura" ha compiuto presso il Centro Regionale di Servizi per la Vitivinicoltura, le "cantine" di Orvieto, di cui l'Arusia detiene una quota, in cui vengono sperimentati vitigni e vinificazioni per le strutture cooperative di Orvieto, Bevagna, Montefalco, Marsciano e Colli del Trasimeno. Un centro qualificato, di valore regionale, uno dei tre - è stato ricordato durante la visita - che si fregia in Umbria del prestigioso marchio di qualità "Iso 9000" per i laboratori.
Cimicchi ha inserito l'incontro tra queli importanti per la completezza del suo progetto per Orvieto. "La progettualità e le realizzazioni di Orvieto nel settore del gusto- ha sostenuto Cimicchi- possono riassumersi nel passaggio dall'"enogastronomia" all'"ecogastronomia": vini e cibi, cioè, che sono sostanziati da un contorno, che ne arricchisce la funzione e la fisionomia, e ne fa qualcosa non solo di strutturalmente legato al territorio, ma collegato con la salute e l'ambiente, "eco", appunto, come salute del paesaggio e del consumatore e allusione ad una società sana, che vive e respira nelle sue tradizioni".
Il sindaco ha ricordato ad Adolfo Orsini, alla sua prima "uscita" nel territorio come amministratore unico, i progetti legati a questa "filosofia di base": Orvieto come una sorta di capitale, di sede internazionale delle "Città Slow", le città dello "slow food" e non solo, dove il vivere è un'arte diversa dai nuovi imperativi di certa globalizzazione. E allora il nuovo Museo delle Scienze Enogastronomiche ed Agroalimentari, ospitato nella ex-caserma "Piave", che dovrà essere anche un centro d'incontro e di dibattito ad alto livello fra scienziati, studiosi e addetti ai lavori per i temi dell'agroalimentare. Tutto questo avendo come sfondo la promozione dei prodotti agroalimentari dell'Orvietano, nel segno dei marchi di qualità e di origine controllata e protetta.
Nel corso della visita al Centro Regionale di Servizi per la Vitivinicoltura, accompagnato dallo stesso presidente del centro Giovanni Dubini, dal responsabile del Laboratorio Sergio Dal Monte e dal presidente del Consorzio "Orvieto Classico" Renzo Cotarella, Orsini si è intrattenuto con i tecnici, che gli hanno illustrato le caratteristiche e i metodi di lavoro della struttura, che l'anno scorso, per il secondo anno consecutivo, mise a punto un progetto per verificare le caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche dei vini prodotti, utilizzando vitigni tradizionali e innovativi, coltivati nell'Orvietano, nel segno di un elevato profilo qualitativo.

Pubblicato il: 14/08/2003

Torna alle notizie...