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Aggredito dai familiari della vittima, scatta la denuncia

Lo comunicano gli avvocati dell'operaio rumeno accusato di aver usato violenza sessuale (non carnale), lo scorso 26 gennaio, ad una connazionale di sedici anni

ORVIETO - Aggredito dai familiari della vittima, scatta la denuncia. La conferma arriva dai legali dell'operaio rumeno accusato di aver usato violenza sessuale (non carnale), lo scorso 26 gennaio, ad una connazionale di sedici anni e sua vicina di casa. Gli avvocati Massimo Frisoni e Giacomo Leonasi confermano l'intenzione di presentare denuncia per la presunta aggressione che il ragazzo avrebbe subìto all'indomani dei fatti. Al centro c'è la questione dei domiciliari concessi dal gip Claudio Baglioni che hanno, di fatto, costretto vittima e aggressore ad una vicinanza forzata. Una vicinanza inopportuna per la procura (e per i familiari della ragazza) che è ricorsa al Riesame. I giudici, come noto, hanno revocato i domiciliari ma il provvedimento non sarà esecutivo fintanto che non si sarà pronunciata anche la Cassazione. Il ricorso di fronte ai giudizi della Cassazione deve però ancora essere presentato. I termini scadono la settimana prossima. Fino ad allora dunque e anche oltre, almeno fino a che non verrà celebrata l'udienza, continuerà la convivenza forzata dei ragazzi e delle rispettive famiglie che già una volta ha creato situazioni di grossa tensione. Il legale della famiglia della minorenne, l'avvocato Iuri Fucili ha già spiegato che si tratta di una situazione "insostenibile".  La ragazzina non starebbe andando a scuola e vivrebbe forti stati d'ansia, peggiorati dal fatto di ritrovarsi praticamente "porta a porta" con il suo presunto aggressore. Chi resta in carcere, invece, in attesa della decisione del Riesame è il presunto pedofilo di Fabro, il pensionato 60enne accusato di aver molestato per tre anni una ragazzina, figlia di amici di famiglia, che adesso di anni ne ha 12.

Pubblicato il: 18/03/2009

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