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I Disagi del traffico ferroviario aumentano e le FS minacciano mi pendolari

di Paolo Antoniella, assessore ai Trasporti della Provincia di Terni. 'L'Alta Velocità, recita uno slogan "morettiano", Accorcia le Distanze Fa Crescere il Paese. La verità è ben altra, Aumenta le Disparità e Penalizza i Pendolari'

La settimana che si è conclusa è stata l'ennesima via crucis per i pendolari. Treni in ritardo, locomotori rotti, convogli guasti bloccati in mezzo ai binari. Alle giuste rimostranze dei pendolari le FS rispondono con minacce e possibili denunce. Si ribalta la realtà, da penalizzati si passa ad accusati. FS e Trenitalia vorrebbero pendolari rassegnati e accondiscendenti ad una situazione davvero oramai al limite.

Si era pensato per qualche giorno che la risoluzione approvata all'unanimità dalla Commissione Trasporti della Camera che indicava al Governo e al Parlamento la necessità di cambiare rotta al desolante quadro di disservizi quotidiani potesse in qualche modo, almeno in parte, invertire la tendenza, invece la situazione peggiora giorno dopo giorno. Si arriva anzi, come fa il responsabile delle relazioni esterne di Trenitalia, Giuseppe Angelini, a minacciare di denuncia i pendolari che rendono noti disservizi ed insicurezza dei materiali circolanti. A questa situazione insostenibile  le Istituzioni hanno provato a reagire, manifestazioni, interrogazioni parlamentari, prese di posizione pubbliche non hanno però inciso sulle decisioni di Trenitalia e F.S.

 

Vi è la necessità di alzare il tiro, pena la perdita di credibilità, la disaffezione verso la politica e le sue Istituzioni. Per questo penso che in prima persona la presidente della regione Maria Rita Lorenzetti debba "assumere una decisa iniziativa politica". Ma anche l'Ente Provincia ed i comuni possono e devono rispettare gli impegni assunti con i Pendolari: dare loro da subito l'assistenza legale, iniziare una campagna mediatica sui giornali nazionali e locali, sostenere le denunce quotidiane attraverso gli uffici stampa, convocare al più presto il coordinamento dei pendolari del centro-nord.

 

Per quanto mi riguarda in fase di definizione del PTCP, Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, affrontare la tematica dei trasporti in termini generali, chiamando le F.S. a dire cosa vogliono fare in tema di mobilità su ferro per questa Provincia. E' mia intenzione quindi convocare Trenitalia e F.S. in un pubblico confronto per capire se questo territorio che tanto ha dato in termini ambientali e socio-economici possa sopportare questa quotidiana riduzione di servizi all'utenza.

La Provincia di Terni in questi ultimi 20 anni ha visto, grazie alle scelte fatte sul piano infrastrutturale, (potenziando strade e ad assecondando Trenitalia e F.S. nelle loro "esigenze" tecnico operative a volte anche penalizzanti sul piano ambientale e paesaggistico il nostro territorio), decine di migliaia di persone spostarsi dalla metropoli romana alle nostre piccole città.

I disservizi e le scelte di disimpegno di questi ultimi 2/3 anni di Trenitalia e F.S. stanno invertendo questa tendenza. L'insicurezza,  i ritardi giornalieri, la venuta meno di un trasporto universale puntuale e garantito, stanno facendo decidere molti di questi cittadini di tornare ad abitare a Roma.

Uno schiaffo in faccia a chi pensava di costruire il suo futuro in un ambiente meno caotico e più misura d'uomo. L'Alta Velocità, recita uno slogan "morettiano" Accorcia le Distanze Fa Crescere il Paese; la verità è ben altra, Aumenta le Disparità e Penalizza i Pendolari.

Pubblicato il: 17/03/2009

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