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Acquapendente 'Ospedale di Montagna'

La CGIL F.P.  chiede alla Direzione generale della AUSL di VT cosa cambierà per questo ospedale  rispetto a ciò che prevede l'atto aziendale

di Antonella Ambrosini  e Sergio Riccardi*

 La CGIL F.P.  chiede alla Direzione generale della AUSL di VT cosa cambierà per questo ospedale  rispetto a ciò che prevede l'atto aziendale.

Il 3 marzo 2009, la commissione Sanità del Consiglio Regionale del Lazio, presieduta dal presidente Canali, ha approvato la proposta di legge sulla disciplina dei Distretti Socio Sanitari Montani e l'individuazione di un "Ospedale di Montagna" per ogni distretto.

Il primo Distretto Sanitario individuato nell'Alto Lazio è quello di Montefiascone, e il presidio oispedaliero da convertire a "Ospedale di Montagna" è quello di Acquapendente.

La proposta si colloca in un quadro legislativo che mira a valorizzare quegli ospedali che troppo spesso sono ritenuti superflui e improduttivi, secondo parametri puramente economistici di contenimento della spesa.

Il loro bacino è costituito da realtà marginali e distanti dai maggiori centri urbani, ma che spesso durante alcuni periodi dell'anno, vedono aumentare a dismisura il numero dei residenti per effetti dei flussi turistici.

 Un presidio sanitario efficiente è una garanzia per la popolazione montana, per i turisti che la frequentano ed è uno strumento di pari opportunità per quei cittadini che a differenza dei residenti in città, hanno meno possibilità di curarsi in modo adeguato e di tutelare  la propria salute senza dover intraprendere lunghi e costosi viaggi.

In realtà si tratta di dare attuazione all'articolo 32 della Costituzione, che recita:" La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività", principio minacciato da una politica sanitaria sempre più legata alle dinamiche ed alle esigenze dei centri urbani.

Si tratta di riscoprire in questo ambito una politica sanitaria che dia risposte ai bisogni dei cittadini nel rispetto di quelle istanze sociali che reclamano pari opportunità per i territori montani e dell'entroterra.

Gli  articoli che regolamentano l'Ospedale di Montagna, sui quali  questa Organizzazione Sindacale invita la Direzione Strategica Aziendale a porre la propria attenzione sono:

 l'art.1 - Oggetto e finalità: sono riconosciuti dalla Regione come un servizio sanitario di rilevante interesse per la collettività, quindi probabilmente dovrebbero essere potenziati (no ai tagli previsti dal piano di rientro regionale applicato dall'atto aziendale).

Il potenziamento riguarda in particolare

·        Standards di sicurezza e funzionalità

·        Pronto soccorso

·        118

·        Laboratorio Analisi cliniche e servizio di diagnostica per le immagini

·        Interventi chirurgici d'urgenza compresi quelli relativi al parto e case maternità

·        Cardiologia

·         Riabilitazione

·        Dialisi

·        Oculistica

·        Otorino

·        La Regione garantisce il servizio di Eliambulanza per il territorio

L'ASUR e/o le zone territoriali possono stipulare  apposite convenzioni con università del Lazio, con organismi pubblici o privati, con istituti di ricerca e/o altre forme di collaborazione, ivi comprese le associazioni di volontariato.

L'art. 3 - Deroghe

·        Per la Specificità ed il servizio svolto dagli Ospedali di Montagna le norme contenute nella legge che li regolamenta, vanno in deroga a  quanto previsto dalla normativa vigente in materia di parametri regionali di riferimento per la dotazione di risorse umane  e per il contenimento della spesa.

Per Noi CGIL basta già l'applicazione di questi due articoli per far sì che l'Ospedale di Acquapendente diventi un fiore all'occhiello per il territorio, perché il personale sanitario che ci lavora si senta più gratificato (è prevista anche l'indennità di montagna per i dipendenti di queste strutture) e perché l'utenza che usufruisce dei servizi erogati da questa struttura abbia le stesse opportunità di quella dei centri urbani più grandi e con la soddisfazione di mantenere quel pizzico di campanilismo per il proprio territorio che non fa mai male.

Aspettiamo una Sua convocazione per uno scambio di opinioni sull'argomento.

*Il Segretario Provinciale F.P. CGIL Sanità  
Antonella Ambrosini 

*Il Segretario Generale F.P. CGIL  
Sergio Riccardi                                       

Pubblicato il: 17/03/2009

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