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Caccia. Alla ricerca di un rapporto giusto con i confinanti

Necessari accordi con le altre amministrazioni provinciali e regionali in occasione della prossima apertura

Cronaca

Il presidente della Provincia Cavicchioli e l'assessore alla caccia Pelini hanno affrontato le questioni pendenti in ordine alla prossima apertura della caccia, agli accordi con le altre Province ed alla mobilità venatoria durante un incontro con i presidenti delle associazioni venatorie aderenti all'UNAVI (Federcaccia, Arcicaccia, Enalcaccia, Liberacaccia ed ANUU).
Al termine dell'incontro è stato comunicato che la Provincia di Terni chiederà alla Regione dell'Umbria, sulla base di una disposizione legislativa approvata dal Consiglio regionale il 23 luglio scorso, di favorire l'omogeneizzazione del calendario venatorio umbro con quelli delle regioni limitrofe e di facilitare così gli accordi tra le Province, prevedendo l'aperta della caccia al 1° settembre anche in Umbria. L'Amministrazione provinciale di Terni, hanno anticipato Cavicchioli e Pelini, prenderà posizione formale nei confronti della Regione Toscana, per eliminare una palese incongruenza che vieta agli umbri che hanno la residenza venatoria in tale regione di beneficiare di altri ambiti territoriali, e della Regione Abruzzo, che attua un trattamento discriminatorio nei confronti dei possessori di residenza venatoria umbra, che debbono avere gli stessi diritti dei locali nel rispetto della normativa applicabile.
La Provincia chiederà inoltre alle altre Istituzioni con cui sono vigenti precisi accordi (le Province di Viterbo, Rieti, Roma e Latina) di stipulare accordi per la mobilità venatoria con le stesse caratteristiche dell'anno precedente. A tal proposito è stata confermata la richiesta alle associazioni venatorie di adoperarsi per costruire i presupposti di consenso sociale nelle varie realtà per raggiungere questo obiettivo, tenendo conto che nell'attuale sistema legislativo è necessario raggiungere il consenso con i soggetti interessati, senza il quale la mobilità rischia di essere fortemente penalizzata. È stato quindi deciso di attivare una consultazione permanente tra Amministrazione provinciale e le associazioni per seguire tutto l'iter.

Pubblicato il: 14/08/2003

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