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Elezioni alle porte.Una destra unita sfida decenni di sinistra. E nel 2009 può vincere

di Dante Freddi  Il centrodestra, se unito, mai così vicino alla "presa" del Comune. Stasera si incontrano ufficialmente PDL e "Orvieto libera", l'associazione di Ranchino e Concina. Nei paesi è tranquillo Tiracorrendo, che va verso la riconferma di sindaco di Castel Viscardo

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di Dante Freddi

Elezioni alle porte, facciamo il punto sulla situazione. Nei paesi dell'Orvietano  si stanno verificando le alleanze e, dato che tutti i sindaci provengono dal centrosinistra, diventano passaggi chiave il rapporto che si costruirà ad Orvieto ed Allerona. Ad Allerona Antonio Ruina contrasta la riconferma di Valentino Rocchigiani, responsabile di Sinistra democratica, e ad Orvieto la partita nel PD tra Mocio e Stella è tale da poter modificare i rapporti anche nei paesi dell'Orvietano.  A Castel Giorgio battaglia sotto il fuoco tra sindaco Peparello e vicesindaco Focarelli, entrambi del PD, insidiati da Antonio Fausto, che cerca di raccogliere voti "civici", con affondi nel centrodestra. 
Poi c'è la questione Comunità montana e lì la confusione si allarga, sia geograficamente che politicamente.  
Paese invece tranquillo è Castel Viscardo, dove la candidatura di Massimo Tiracorrendo c'è ed è indiscussa.
Ad Orvieto tutto è sospeso nel PD  fino alle primarie, quando i "democratici" sceglieranno tra Mocio e Stella.  L'elezione di Mocio a candidato potrebbe rendere difficile la ricostruzione del rapporto con Rifondazione e Sinistra democratica, oggi fuori dall'Amministrazione. Mocio sembra invece sostenuto con convinzione dai comunisti italiani e dai socialisti. Questi ultimi si troverebbero infatti in deciso imbarazzo se candidato sindaco fosse Loriana Stella, che porta in "dote" l'amicizia e la disponibilità di Contilelli e Altra città che i socialisti rifiutano come alleati.
Nel centrodestra la settimana sarà decisiva e già sono stati compiuti molti passi avanti verso una candidatura unica, quella di Toni Concina. Il PDL ha già incontrato i partiti alleati e stasera si troveranno con "Orvieto libera". E' da qui che avrà una spinta decisiva l'assetto elettorale del centrodestra, ma sembra che l'accordo sostanziale con Concina, Ranchino ed i suoi già ci sia. Sarebbe un atto di grande responsabilità nei confronti degli elettori di centrodestra, perché finalmente avrebbero un unico candidato condiviso, né di Forza Italia né di Alleanza nazionale, non impelagato nelle cose orvietane, disponibile a regalare la città alla destra e forse, tra cinque anni,  rendere disponibile la poltrona per i "delfini" che gli cresceranno intorno, oggi immaturi.  Concina, tra l'altro, se sostenuto da PDL e ambienti insoddisfatti di questa amministrazione, sarebbe anche un candidato con possibilità di elezione quante mai fino ad ora per un uomo proveniente da quell'area politica.  Destinata a sgonfiarsi sembra la candidatura di Nuccio Fava, che dovrà prendere atto della scarsa disponibilità sulla sua candidatura sia a destra che a sinistra che al centro, tutti spazi già occupati.

Dopo tanti anni le elezioni ad Orvieto e nell'Orvietano potrebbero mettere in discussione la classe dirigente di centrosinistra, che ha difficoltà ad affermare progetti ed uomini che sappiano interpretare il bisogno di idee e di novità che è nell'aria. 

Pubblicato il: 09/03/2009

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