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Maria Rita Paggio. Per le donne più asili nido, anche aziendali, diurni per anziani e più politiche di genere

La segretaria dellaCGIL orvietana ricorda la situazione femminile ad Orvieto e in Italia

foto di copertina

ORVIETO - Più asili nido, anche aziendali, diurni per anziani e più politiche di genere. Di questo c'è bisogno nell'Orvietano per superare il persistente gap tra l'occupazione maschile e quella femminile. Ad denunciare il divario esistente e a dettare le prime necessarie contromisure è la segretaria della Cgil di Orvieto, Maria Rita Paggio in un intervento su "Donne e lavoro" alla vigilia dell'8 marzo, dal quale emerge che le donne lavoratrici sono più precarie e guadagnano circa il 40% dei loro colleghi maschi.

"Anche ad Orvieto - afferma Maria Rita Paggio - nell'ultimo anno c'è stata una ripresa dell'occupazione femminile nel manifatturiero soprattutto tessile ma non ha, da sola, recuperato il gap occupazionale che continua a persistere. Permane anche da noi una condizione dell'occupazione femminile che stenta a crescere soprattutto in termini di opportunità di lavoro a tempo indeterminato e con qualifiche e remunerazioni paragonabili a quelle maschili. Anche per questa ragione il fenomeno del pendolarismo, soprattutto verso la capitale, coinvolge molte donne che, spesso costrette a fare questa scelta, vedono fortemente compromessa la loro qualità di vita e quella delle loro famiglie".

Quali le priorità dunque per cancellare il divario? In primo luogo, dice la Paggio con "l'ampliamento della rete degli asili nido sul territorio comprensoriale, anche aziendali ma aperti al territorio, facendo ricorso ai fondi anche recentemente stanziati a livello regionale prevedendo una fascia di apertura più ampia dell'attuale orario 8,00 -16;00".

E ancora con "la realizzazione di diurni per anziani, peraltro già previsti nel piano di zona appena scaduto, sul modello del Diurno di Fabro". La responsabile della locale Cgil propone anche "la contrattazione sociale in sede di bilanci di previsione perché il livello di welfare è essenziale, sia perché contribuisce alla determinazione del salario reale sia per la tipologia dei servizi che si intendono attivare e la redazione da parte delle istituzioni locali di bilanci di genere". (S.T.)

Pubblicato il: 08/03/2009

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