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Trappolino. 'Non c'è e non ci può essere equidistanza tra i candidati' Mocio e Stella

"La presidente ha espresso legittimamente la sua posizione politica - dice Trappolino -. Stessa cosa ha fatto il gruppo dirigente, mesi or sono, individuando in Stefano Mocio il candidato del partito"

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di Stefania Tomba

ORVIETO - Mentre fuori continua ad impazzare la polemica sulla scelta di campo della Lorenzetti in favore della candidatura del sindaco uscente, Stefano Mocio, in via Pianzola, nella sede del Pd, Carlo Emanuele Trappolino non si lascia scandalizzare più di tanto.

"La presidente ha espresso legittimamente la sua posizione politica - dice Trappolino -. Stessa cosa ha fatto il gruppo dirigente, mesi or sono, individuando in Stefano Mocio il candidato del partito, al termine di un percorso di partecipazione e di verifica dell'operato dell'attuale amministrazione".

E ancora, per chi non l'avesse ancora capito: "non c'è e non ci può essere, dunque, equidistanza tra i candidati". "Ma una cosa - precisa l'onorevole - è il giudizio politico sulla candidatura. Una cosa è garantire, come è stato fatto (attivando tutti gli strumenti necessari), il corretto svolgimento delle primarie". Trappolino si dimostra anche fiducioso sugli effetti post primarie.

"Il Partito democratico non è un tram", dice né "le primarie - mette in guardia l'onorevole - possono essere utilizzate in modo strumentale, per rese dei conti interne.

Entrambi i candidati si impegneranno a sostenere il candidato vincitore e sottoscriveranno un unico profilo programmatico e un codice etico comune. Il percorso deve necessariamente avere come culmine un punto di lealtà che è il partito". Tutto vero sulla carta.

Anche se, nel segreto dell'urna, tutto può succedere, ovviamente. "Il rischio c'è", ammette Trappolino. E così, se la vittoria andasse a Stefano Mocio, c'è già chi ipotizza un naturale avvicinamento tra la Stella e la Sinistra. Intanto, però, le primarie devono ancora essere celebrate. Alle urne si andrà tra il 22 e il 29 marzo. Ad avere diritto di voto, formalmente, gli elettori del Pd. Più realisticamente: tutti, visto che non esiste un "registro" degli elettori. Per assurdo, in definitiva, il candidato del Pd potrà sceglierlo anche il centrodestra. E, in questo senso, sono già in corso movimenti. Infine, un passaggio, anzi in realtà più di uno, Trappolino, nel replicare alle polemiche di questi giorni, ha voluto riservarlo alle espressioni forti utilizzate da Conticelli (Altra Città) nei confronti della Lorenzetti. Da Trappolino un invito a tornare ad "linguaggio corretto e sobrio per un confronto democratico e civile".

Intanto, se Trappolino richiama alle regole del confronto civile, altri dirigenti del Pd, vicini alla Stella, rilanciano e continuano a segnalare gravi intrusioni delle istituzioni nella campagna elettorale. Starebbe accadendo in questi giorni, negli incontri dei consigli di zona, sfruttati - a detta di alcuni dirigenti - per orientare il voto delle primarie.

Stella candidata di serie B? "Se Mocio è sostenuto dalla maggioranza del gruppo dirigente - dicono - la Stella è legittimata da oltre 500 sottoscrittori del popolo delle primarie, quello stesso popolo che è chiamato a selezionare la classe dirigente. I conti, dunque, sono presto fatti".

 

Pubblicato il: 04/03/2009

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