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Un contratto per l'Alfina

Il Comitato  interregionale per la salvaguardia e la valorizzazione dell'Altopiano dell'Alfina chiede la convocazione di un "tavolo"

Pubblichiamo la lettera inviata a tutte le istituzioni interessate dal Comitato interregionale per la salvaguardia e la valorizzazione dell'Altopiano dell'Alfina, che chiede la convocazione del tavolo per l'Alfina.


Oggetto: Cave di basalto e risorse ambientali umbro-laziali nell'Altopiano dell'Alfina/ Tavolo interregionale interistituzionale per un "Contratto  per l'Alfina".

In data 13.11.2008 l'Assessore all'Ambiente della Regione Umbria, Lamberto Bottini, ha proposto di istituire un tavolo interregionale e  interistituzionale per l'Altopiano dell'Alfina. Tavolo che dovrebbe affrontare il tema dell'assetto dell'area,   ricercando  un rapporto  equilibrato tra le   diverse  attività economiche, evitando il rischio che alcune di esse compromettano irrimediabilmente iniziative e risorse già in essere nella zona ed indispensabili al suo sviluppo.

In questo quadro un rilievo particolare, come è noto, assume la presenza delle attività estrattive e il rischio di una loro ulteriore espansione. Anche perché - come si trova scritto in un recente rapporto di Legambiente - "tutte le leggi regionali risultano indietro rispetto ad un'idea di moderna gestione del settore (cave) compatibile con il paesaggio e l'ambiente. Occorre promuovere - sempre secondo Legambiente - una moderna e trasparente gestione del settore attenta agli impatti dell'attività . E' l'unica strada possibile per dare un futuro a tante aree altrimenti condannate a vedere progressivamente degradata l'identità e la qualità del paesaggio".

Il Comitato interregionale per la salvaguardia e la valorizzazione dell'Alfina ritiene necessaria una immediata convocazione del tavolo di cui in oggetto, tavolo a cui intende partecipare attivamente per portare il punto di vista diretto dei residenti dell'area interessati allo sviluppo sostenibile del territorio.

Il Comitato chiede contemporaneamente alle due Regioni di attivarsi perché i procedimenti tecnici che riguardano gli "ampliamenti di cave", sia sul territorio umbro che su quello laziale, in itinere di autorizzazione, siano sospesi fino al pronunciamento definitivo del tavolo e al previsto "contratto per l'Alfina".

Secondo il Comitato occuparsi del futuro dell'Alfina comporta il riconoscimento del valore che il paesaggio e la sua tutela rivestono, valore che non può essere messo in discussione da un'indiscriminata espansione delle cave esistenti. Questo vale anche considerando l'aspetto occupazionale che non trarrebbe beneficio dall'espansione di attività, come quelle estrattive, a bassissima intensità di lavoro e che possono addirittura produrre risultati contrari a quelli attesi. Un dato molto attuale: la cava di basalto di Proceno, nei pressi dell'Altopiano dell'Alfina, recentemente autorizzata, rischia di mettere in crisi le già presenti attività legate al turismo del Castello di Proceno che impiega un numero di addetti superiore a quello che si avrebbe con l'attivazione della nuova iniziativa.

Altro tema necessariamente presente, all'interno del tavolo, dovrà essere quello della tutela delle falde acquifere presenti sull'Altopiano dell'Alfina. Due importanti studi tecnici, effettuati da Enti indipendenti, ben noti alle Regioni, escludono con chiarezza ogni compatibilità tra salvaguardia delle falde acquifere e le attività estrattive sull'altopiano. L'idea di tutelare le acque, limitando la profondità di escavazione nell'estrazione del basalto, non trova nessun conforto tecnico, sia perché intercetterebbe falde sospese, come anche dimostrato da recenti verbali emessi dall'autorità di controllo, sia perché consentirebbe il passaggio degli inquinanti agli strati inferiori caratterizzati da più abbondante presenza di falde acquifere. L'Unione europea inoltre, come probabilmente è già noto a tutti, sta rafforzando fortemente la tutela delle acque, in particolare di quelle ipogee per uso potabile, per garantire il basilare diritto all'acqua dei cittadini.

Chiediamo, pertanto, agli Enti in indirizzo, ognuno per le proprie responsabilità istituzionali, di attivarsi per facilitare la convocazione più sollecita del tavolo affinché, con un'opportuna visione d'insieme, si affrontino problemi decisivi per il futuro dell'Alfina.

Restiamo in vigile attesa delle decisioni istituzionali al riguardo.

Cordiali saluti,

COMITATO  INTERREGIONALE PER LA SALVAGUARDIA E LA VALORIZZAZIONE DELL'ALFINA (*)


(*) Associazioni aderenti: A.P.E. Orvieto, Epoca Orvieto, Comune di Orvieto, Comitato di Acquapendente , Comitato di Proceno, Comitato di Castel Viscardo, con il sostegno di WWF Umbria, Legambiente Umbria, Amici della Terra Orvieto, Italia Nostra Orvieto.

Pubblicato il: 03/03/2009

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