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Inaugurazione della Nuova biblioteca comunale. La città è viva, basta piagnistei

Comununicato del Gruppo consiliare del PD sopra le righe.  Note stonate che esprimono arroganza anziché gioia

Il Gruppo consiliare PD al Comune di Orvieto ha diffuso la nota che segue, in cui manifesta soddisfazione per l'inaugurazione della Nuova bivblioteca comunale e invita la città "nonostante il diffuso e quotidiano piagnisteo", ad avere fiducia.
Rigiriamo  ai lettori, insieme ad una sola nota.
La mancanza di capacità critica porta all'arroganza e all'aggressività, anche espressiva, e denuncia poco rispetto per i problemi di centinaia di famiglie e giovani e operai e pendolari e imprenditori che devono affrontare, pur con la gioia per l'inaugurazione di un luogo della cultura che ora dovrà "vivere", i problemi gravissimi di ogni giorno e che forse non sanno apprezzare l'enfasi del seguente comunicato. 

"Con l'apertura della Nuova Biblioteca Comunale la nostra città si riappropria di un diritto fondamentale e di uno splendido spazio per  troppi anni reso impraticabile. Il diritto fondamentale è quello dell'accesso al sapere, quindi alla libertà e alle opportunità consentite dalla cultura e dalla conoscenza. Non vorremmo che noi moderni, sin troppo occupati a pesare, contare, misurare, accumulare e polemizzare, dimenticassimo di cogliere il senso profondo di questo diritto e del valore, anche simbolico, oltre che funzionale, di uno spazio pubblico chiamato "Biblioteca".

Una città che inaugura una "Biblioteca", che vive immersa in proposte culturali di pregio, percorsa dall'inesausta vitalità delle voci di Radio Orvieto Web,  dai suoni dei musicisti d'ogni estrazione, dalle emozioni della letteratura e del teatro, mostra d'essere oltremodo ricca di merci preziose, forse ancor di più di tutti i denari conservati nei forzieri delle banche. Merci spirituali, immateriali, fatte di speranze e talenti. Merci accessibili a tutti, buone sia per il tempo libero sia per scolpire la nostra inimitabile persona.

Nonostante il diffuso e quotidiano piagnisteo, Orvieto è viva. Questo è il dato essenziale e su questa vitalità noi dobbiamo puntare per andare oltre i nostri stessi limiti, per superare quei condizionamenti che ci inducono all'accidia.

La Nuova Biblioteca è anche il segno di una città che cambia, che rimette al centro del suo essere e del suo fare la civitas (la comunità degli individui) e non solo urbs (il luogo geografico, gli edifici). E la politica, la "bella politica", deve essere all'altezza di questo cambiamento, guardando avanti con fiducia e entusiasmo".

 

 

Pubblicato il: 27/02/2009

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