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Supplemento d'istruttoria per il caso Mencarelli

In corte d'Assise d'Appello, a Perugia, si è aperto il processo contro quello che resta a tutt'oggi l'unico sospettato per l'omicidio dell'elettrauto di Allerona Franco Crociani

ORVIETO - Supplemento d'istruttoria per il caso Mencarelli, per il quale ieri mattina in corte d'Assise d'Appello, a Perugia, si è aperto il processo contro quello che resta a tutt'oggi l'unico sospettato per l'omicidio dell'elettrauto di Allerona. Franco Crociani, 69 anni, dopo l'assoluzione in primo grado (dicembre 2007), è tornato "con serenità", dice il suo avvocato, ad affrontare i giudici. L'imputato era presente, ieri mattina in aula, nella prima udienza del processo, con la quale accusa e parte civile hanno chiesto che vengano chiariti almeno un paio di aspetti contraddittori che la vicenda reca con se a partire dalle indagini del 2005. In primo luogo, l'ora esatta della morte di Mencarelli, nonchè la dinamica del colpo che lo ha ucciso. Aspetti dirimenti nella scena del delitto, sui quali accusa e difesa sostegno ipotesi molto lontane tra loro.

 

E così ieri mattina, su richiesta del procuratore generale e della parte civile, sono stati disposti nuovi accertamenti per stabilire con certezza l'orario della morte. Per l'accusa Mencarelli sarebbe stato ucciso alle 8,30, orario incompatibile con l'alibi di Crociani. La difesa sostiene, invece, che l'omicidio sarebbe avvenuto alle 9.02. Il tutto verte sull'orario della registrazione della chiamata, fatta dalla prostituta che era con Mencarelli, tra i carabinieri di Terni e quelli di Orvieto. Disposta anche una nuova perizia balistica che superi i risultati contraddittori cui sono giunte, in primo grado, le perizie di accusa e difesa. La Corte non ha ritenuto, invece, utile un nuovo sopralluogo nel bosco di Acqualoreto, in cui si è consumato il delitto.

 

Al termine la difesa, sostenuta dagli avvocati Falcinelli e Marruco è apparsa serena. "La nuova perizia non può scalfire in alcun modo le conclusioni cui è giunto il nostro perito", afferma l'avvocato Giuseppe Marruco.

 

Soddisfatta anche la parte civile (gli avvocati Ranchino e Frizza), convinti che "i supplementi istruttori supereranno molti aspetti della vicenda troppo semplicisticamente valutati in primo grado, dando un indispensabile contributo all'accertamento della verità".

 

 Nel processo, già dalla prossima udienza del 18 marzo, verrà sentito anche uno dei due rumeni che lavorava a casa di Crociani la mattina del delitto e che, in primo grado, non era stato possibile reperire. La nuova udienza servirà anche ad incaricare il tecnico che dovrà redigere la perizia balistica.

Pubblicato il: 26/02/2009

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