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Sfondata a calci la porta della sagrestia della Madonna della Cava

L'effrazione nella chiesa, unica custode in tutta la regione di alcune reliquie di padre Pio, risale a sabato sera, anche se la notizia si è appresa soltanto ieri. Malintenzionati hanno provato ad entrare, senza fortuna, anche nella chiesa di San Giovenale

ORVIETO - Sfondata a calci la porta della sagrestia della Madonna della Cava. L'effrazione nella chiesa, unica custode in tutta la regione di alcune reliquie di padre Pio, risale a sabato sera, anche se la notizia si è appresa soltanto ieri. E non è l'unico scasso del genere avvenuto nella stessa serata. Malintenzionati hanno provato ad entrare, senza fortuna, anche nella chiesa di San Giovenale. In questo caso, hanno utilizzato un piede di porco. L'attrezzo sarebbe stato abbandonato sul posto e gli ignoti, forse proprio perché disturbati, nono sono riusciti ad introdursi all'interno del luogo sacro.

Avvolta nel mistero è, invece, l'effrazione nella chiesina della Madonna della Cava, sempre nel quartiere medioevale. Sembra che gli ignoti siano entrati nel piccolo santuario mariano, cui è molto devota la popolazione del quartiere, prima delle 19,30. Dopo questo orario, infatti, il portone della chiesa, sul quale non sono state riscontrate forzature, viene chiuso a chiave. Mentre durante tutto il giorno la chiesa rimane aperta a fedeli e turisti. Ora, stando ad una prima ricognizione effettuata dal parroco e dal diacono, sembra, però, che nella chiesa non manchi nulla.

Difficile, dunque, dire quale fosse l'obiettivo di chi si è reso responsabile di un simile gesto. Possibile che gli intrusi fossero intenzionati a cercare in sacrestia le chiavi del tabernacolo con le ostie consacrate, come è possibile che avessero come obiettivi alcuni oggetti di valore custoditi nella sagrestia stessa: paramenti sacri antichi, calici, se non addirittura reliquie. Tra queste, la Madonna della Cava - unico santuario in Umbria - conserva anche le fasce di padre Pio. L'ipotesi potrebbe essere meno bislacca di quanto non si pensi, vista l'esistenza di un florido mercato in rete di questo genere di suppellettili sacre. C'è chi ipotizza che gli ignoti cercassero qualcosa in particolare, soprattutto per il fatto che non sono stati toccati, ad esempio, gli ex voto preziosi che la statua della Madonna indossa all'interno della chiesa.

Del caso, comunque, si sta occupando la polizia del commissariato che, ieri mattina, ha effettuato diversi rilievi, recandosi sul posto con la scientifica. Al momento sarebbero state trovate delle impronte di scarpe, non troppo grandi, compatibili con le modalità con cui è stata consumata l'effrazione. Gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi, neanche quella che si sia trattato di gesto vandalico. Per la giornata di oggi, presso la Madonna della Cava, è stato sospeso il culto, per consentire l'intervento di ripristino della porta della sacrestia danneggiata.

Pubblicato il: 24/02/2009

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