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Castel Giorgio. L'adozione del Piano regolatore spacca l'Amministrazione

Il sindaco Peparello nega la parola e il vicesindaco Focarelli e l'assessore Tilli abbandonano l'aula

Giovedì 19 febbraio alle ore 16.00 si è riunito il Consiglio comunale di Castel Giorgio per discutere, tra gli altri punti all'ordine del giorno, l'adozione del PRG , riguardante i comuni di Castel Giorgio, Castel Viscardo e Allerona .

Era la prima volta che si portava all'approvazione del Consiglio un PRG Intercomunale, anche per questo quindi, complesso e articolato.

I comuni di Castel Viscardo e Allerona, consapevoli della complessità e della rilevanza del piano, hanno scelto di procedere con più attenzione e cautela.

Il Comune di Castel Giorgio, invece, ha ritenuto opportuno affrettare e anticipare i tempi, senza valutare bene gli imprevisti degli ultimi giorni (puntualizzazioni, rilievi, osservazioni varie).

Pertanto, quando giovedì  pomeriggio è stato convocato il Consiglio, in fase di discussione dell'argomento, è apparso subito chiaro che la fretta non era stata buona consigliera. Risultava chiaro che ci sarebbe voluto più tempo per esaminare, analizzare, approfondire e , eventualmente, modificare, come qualche consigliere della maggioranza aveva già raccomandato in precedenti incontri.

Appena il sindaco Peparello ha introdotto l'argomento dicendo , all'ultimo momento, che non si sarebbe passati all'approvazione del piano, com'era indicato all'od.g., ma a una semplice presentazione tecnica, l' assessore Tilli e il vicesindaco Focarelli, che già in altre sedi avevano richiesto un rinvio del punto all'o.d.g.,  hanno chiesto la parola con l'intenzione di ribadire l'opportunità di questa scelta.

A questo punto, però, il sindaco, ha negato ai due membri della Giunta il diritto- dovere di intervenire, affermando che lui era il presidente e non ci sarebbe stato dibattito .

Il vicesindaco e l'assessore, dopo un primo momento di sconcerto e dopo aver fatto notare che così si calpestavano i più elementari diritti del confronto democratico, hanno abbandonato l'aula.

La discussione è proseguita con la presentazione  tecnica del piano.

Dopodiché  il dibattito, che secondo il sindaco non si sarebbe dovuto tenere, si è aperto.

A questo punto assessore e vicesindaco sono rientrati in aula, hanno preso anch'essi la parola e duramente contestato l'atteggiamento del sindaco .

Alla fine, la discussione sull'argomento si è chiusa con il rinvio dell'adozione del piano.

Meno fretta e pressappochismo e più consapevolezza e cautela- si legge in una nota che è stata diffusa per stigmatizzare il comportamento del sindaco Peparello- avrebbero evitato una situazione  poco edificante. Essere sindaco, i più lo sanno, non vuol dire essere Podesta"

Pubblicato il: 23/02/2009

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