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Lo scudo crociato candida Nuccio Fava alle amministrative della Rupe

Il noto giornalista capeggierà la lista DCe Udc alla corsa per le amministrative orvietane. Intanto è in atto un sondaggio per raccogliere la posizione dei cittadini su Stella e Mocio

foto di copertina

ORVIETO - Lo scudo crociato candida Nuccio Fava alle amministrative della Rupe. A sorpresa, il commissario regionale della Dc, Renato Bordino, ha annunciato ieri mattina la partecipazione di Dc e Udc alla corsa per le amministrative orvietane con una lista autonoma capitanata da Antonio Fava, giornalista televisivo ed ex direttore del Tg1. Non è la prima volta che il "mezzobusto diccì" si lascia coinvolgere dal "primo amore" della politica. Dopo la partecipazione alle regionali calabresi del 2000 all'interno dell'allora sconfinata coalizione di centrosinistra, Fava torna oggi in campo, all'età di 70 anni, sotto l'egida del mai rinnegato scudo crociato per ricomporre le forze cattolico democratiche orvietane.

"Corriamo per vincere - ha sentenziato Bordino anche a nome di Fava, assente alla conferenza - e non accettiamo alleanze. Non si tratta del solito personaggio calato dall'alto, come spesso è accaduto in passato con pessimi risultati. Fava vive Orvieto, abita a pochi chilometri da qui (a Sermugnano, ndr) e conosce bene le dinamiche della città". Una candidatura, quella del "moroteo inquieto", come l'ex direttore del Tg1 ama essere definito, che potrebbe rivelarsi decisiva soprattutto se il Pd dovesse uscire diviso dall'esperienza delle primarie.

Dopo il "caporetto sardo" e le dimissioni di Walter Veltroni nuove e sempre più cupe nubi si addensano sull'orizzonte delle primarie orvietane, tanto da mettere in forse la data dell'8 marzo, nella migliore delle ipotesi per un semplice rinvio. "Sono certa che le primarie si faranno e non oltre la prima quindicina di marzo" ha affermato nei giorni scorsi Loriana Stella ai microfoni di una delle emittenti radiofoniche locali. Una sicurezza, quella dimostrata dalla vicepresidente della Provincia, che stride tuttavia con i convulsi incontri romani dei giorni scorsi tra l'onorevole Trappolino, il coordinatore provinciale senatore Di Girolamo, la segretaria regionale Bruscolotti.

Sempre più numerosi, di contro, si fanno coloro che intravedono nella probabile ascesa alla segreteria nazionale di Franceschini il definitivo affossamento delle primarie a favore del sindaco uscente Stefano Mocio.  Ore convulse, telefoni "roventi" e non soltanto nelle sedi di partito. Anche sulla Rupe è infatti partito in questi giorni un sondaggio per conoscere le intenzioni di voto dell'elettorato di centrosinistra. Ai cittadini, contattati telefonicamente, è inoltre chiesto di esprimere un giudizio sia sui due candidati sia sull'operato dell'amministrazione uscente. Ancora avvolti nel mistero i nomi dei committenti.  

Pubblicato il: 22/02/2009

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