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Gli infermieri del 'Santa Maria della Stella' vogliono ottenere il riconoscimento economico del cambio turno

La Uil ha aperto alcune vertenze, in proposito, presso il giudice del lavoro di Orvieto

ORVIETO - Gli infermieri del "Santa Maria della Stella" vogliono ottenere il riconoscimento economico del cambio turno. È per questo che la Uil ha aperto alcune vertenze, in proposito, presso il giudice del lavoro di Orvieto. "Si tratta di vertenze pilota - spiega Gino Venturi rappresentante sindacale della Uil Fpl di Terni - relative al riconoscimento del tempo di lavoro effettuato per il cambio turno". "Infatti, un breve periodo di sovrapposizione per effettuare le consegne tra gli infermieri che smontano e quelli che montano il turno - spiega meglio Venturi - è in grado di assicurare un servizio di maggiore qualità per i pazienti. Una qualità sino ad ora comunque assicurata, seppur senza alcun riconoscimento economico dalla direzione aziendale, da tutti gli operatori dell'ospedale che antepongono l'interesse dei pazienti e l'efficienza del servizio ad ogni altra considerazione".

Non si tratta dell'unica rivendicazione promossa, in questi mesi, dalla Uil dell'ospedale di Orvieto. Tra gli altri obiettivi al centro dell'iniziativa del sindacato c'è, infatti, anche  l'installazione di dispositivi per l'apertura delle porte tagliafuoco. "L'assenza di questi dispositivi - puntualizza Venturi - non solo rende meno agevole il lavoro dei barellieri ma costituisce anche una barriera per i cittadini con handicap, magari in carrozzina, che si trovassero a dover aprire una di queste porte. Ne potrebbero rimanere imprigionati". E di pesanti porte tagliafuoco il "Santa Maria della Stella" è effettivamente pieno con disagi che sono sotto gli occhi di tutti.

Intanto, mentre si fanno avanti sempre nuove richieste, spunta anche una buona notizia. All'ospedale di Orvieto è finalmente iniziata l'istallazione dei nuovi armadietti per gli operatori sanitari, una battaglia anche questa portata avanti con forza dal sindacato, tramite il suo rappresentante locale, Aramo Ermini. "Per iniziativa di Ermini - riferisce ancora Venturi - gli operatori dell'ospedale di Orvieto si mobilitarono per sostituire i vecchi e fatiscenti armadietti e raccolsero duecento firme di lavoratori a sostegno. L'iniziativa fu per questo aspramente criticata da alcuni lavoratori timorosi di "disturbare" la direzione aziendale - vuol osservare con una nota polemica Venturi -. Sono invece ora finalmente arrivati i primi quaranta nuovi armadietti a doppio scomparto per separare gli indumenti sporchi da quelli puliti. E questo anche grazie all'impegno della direzione Asl4 e della direzione dell'ospedale di Orvieto. Adesso, occorrerà vigilare perché sia completata la sostituzione di tutti i vecchi armadietti". Insomma, tira buon vento per la Uil.

Chissà che il sindacato non ottenga anche il parcheggio coperto, richiesto nei mesi scorsi, per ovviare ai disagi in cui incorrono gli infermieri a fine turno, specie durante la stagione estiva, quando si mettono alla guida delle loro auto, rimaste per ore nell'assolato parcheggio del nosocomio. 

 

 

Pubblicato il: 22/02/2009

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