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Le piazze alzano polveroni sulla Rupe

Adesso ad intervenire è l'Italia Nostra.  La preoccupazione di Riccetti pare rivolta soprattutto al cantiere di via Montemarte che, è sicuro, sia interessato da reperti archeologici

ORVIETO - Le piazze continuano ad alzare polveroni sulla Rupe. Dai lavori di rifacimento della piazza principale nel quartiere di Ciconia, ai cantieri aperti nel centro storico, in piazza Fracassini e in piazza Montemarte. Così se, in prima battuta, è stato il taglio gli alberi di piazza Fracassini a suscitare le polemiche, adesso ad intervenire è l'Italia Nostra. Quello che l'associazione - durissima contro i lavori - chiede al Comune, tramite il suo responsabile locale, Lucio Riccetti, è "se gli interventi abbiamo ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni da parte della Soprintendenza". La preoccupazione di Riccetti pare rivolta soprattutto al cantiere di via Montemarte che, è sicuro, sia interessato da reperti archeologici. "I lavori rappresentano un'autentica minaccia per la conservazione del centro storico - tuona Riccetti -, non si tratta in alcun modo di progetti consoni alla Rupe". Per Italia Nostra sarebbero state opportune indagini storico archeologiche prima di dare corso a lavori che vengono considerati del tutto inutili. "Scale, lucette e false fontane. Non è di questo che ha bisogno il centro storico - dice Riccetti, polemico con i progetti di restyling - Basterebbe una normale manutenzione ordinaria nel rispetto dei materiali e della storia".

Il Comune adesso sarà costretto a tirare fuori le carte per dimostrare, al di là delle opinioni di ciascuno sulla bontà dei lavori, la regolarità dei cantieri. Intanto, sempre nel centro storico, si fa vanti un'altra polemica. Stavolta sull'assegnazione delle risorse destinate al puc.
A condurre la battaglia il presidente di Assocommercio, Carlo Perali.
"Ora finalmente abbiamo capito a cosa serve il puc e come si giustificano i ritardi sul pronunciamento delle risorse da assegnare ai vari presentatori dei progetti", esordisce Perali. In sostanza, il presidente di Assocommercio è convinto che il piano urbano complesso non sia niente altro che "uno strumento economico nelle mani dei soliti politici per assicurare i consensi popolari, soprattutto se quest'ultimi sono in odore di campagna elettorale". "E questo sarà anche il periodo in cui presumibilmente verrà sciolta ogni riserva" sostiene Perali che, per protesta, ritira tutti i progetti presentati. "Siamo costretti a ritirare tutti i progetti presentati al puc - annuncia - per coerenza e dignità politica e anche perché i fondi che potrebbero accordarci arriverebbero, comunque, in ritardo".  Il bando del puc per la riqualificazione del centro storico, scaduto a settembre, ha suscitato vivo interesse sulle Rupe. Durante il periodo di pubblicazione sono giunte 102 domande: 91 nel centro storico e le altre localizzate nel quartiere di Orvieto scalo, Gabelletta e sulle pendici della Rupe.

Pubblicato il: 20/02/2009

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