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Commercianti di Ciconia. 'Vogliono farci chiudere'

Da oltre un mese, protestano inascoltati per i lavori in corso per il rifacimento di piazza degli Aceri. Intanto, protestano anche i residenti

foto di copertina

ORVIETO - "Vogliono farci chiudere". È questa l'amara considerazione cui sono giunti i commercianti di Ciconia che, da oltre un mese, protestano inascoltati per i lavori in corso per il rifacimento di piazza degli Aceri. "La gente qua non gira più - dice il tabaccaio - e, nonostante le continue richieste, nessuno dal Comune si è degnato di impegnarsi a trovare soluzioni. Al contrario, siamo stati accusati di condurre una battaglia politica, quando tutto quello che vogliamo difendere è il nostro lavoro. Venissero gli amministratori a fare i commercianti per un giorno e poi ne riparliamo".

 

Incassi più che dimezzati, prospettive fosche e un sospetto che si fa avanti. "Non vorremmo - insiste Corradini - che dietro a tutto questo ci fosse il preciso disegno di affossare la zona per favorire l'imminente apertura di altri centri commerciali (leggi Despina, ndr). da oltre un mese, protestano inascoltati per i lavori in corso per il rifacimento di piazza degli Aceri.". È così che i commercianti chiedono un incontro a breve con gli amministratori per capire la sorte che li attende. "Sappiamo anche che il progetto è stato modificato - dicono - vorremmo sapere come e soprattutto se ci sono ancora i margini per raggiungere un compromesso".

 

Gli esercizi che si affacciano su piazza degli Aceri, penalizzati dall'attuale cantiere che l'assessore Capoccia ha promesso chiuderà entro maggio (a 4 mesi dall'apertura), sono preoccupati soprattutto per la scarsità di parcheggi contemplati nel progetto. Il Comune, dal canto suo, sostiene che, con la pedonalizzazione della piazza, i residenti ne guadagneranno quanto a qualità della vita e anche per i commercianti il disagio sarebbe solo momentaneo. "Giusto il tempo di andare gambe all'aria?" si chiedono in molti. 

 

Intanto, protestano anche i residenti, colpiti, sabato mattina, da una raffica di multe per divieto di sosta, senza che il disagio arrecato dai lavori fosse tenuto in minima considerazione. "Non ci voleva molto a capire che il cantiere andava aperto solo una volta terminato il parcheggio in via dei Sambuchi", ribadisce un cittadino.

 

 

Pubblicato il: 17/02/2009

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