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Un ascensore per San Giovenale

di Fausto Ermini Potrebbe usufruire di parcheggi, pubblici o privati, già esistenti o realizzabili alla base della rupe e valorizzerebbe quella parte della città

foto di copertina

L'edificio sconsacrato in restauro della Madonna del Velo è addossato alle rupi di S. Giovenale.
Pericoloso rudere da decenni, è privo di emergenze artistiche all'interno.
Qualsiasi  utilizzo non esclude la possibilità di nascondere nell'edificio un ascensore anche di portata medio/piccola.
Un attento architetto, possibilmente locale, riuscirebbe sicuramente ad inserire in modo garbato la cabina di uscita.
E' una spesa alla portata di un condominio; sicuramente sostenibile da parte di un Ente pubblico.
Anche in tempi di buchi nel bilancio e tagli.
Un ascensore per il quartiere di S. Giovenale consentirebbe immediatamente:
 Di usufruire di parcheggi, pubblici o privati, già esistenti o realizzabili alla base della rupe; in misura più consistente dei pochissimi possibili nelle stradine medioevali superiori.
      Il primo esempio è proprio il piazzale della ex chiesa, razionalizzando gli spazi.    
 Di realizzare un comodo punto di accesso (e soprattutto di risalita) per la passeggiata archeologica. L'ascensore metterebbe in comunicazione diretta la passeggiata con il percorso superiore panoramico dei bastioni.
 Di riqualificare e rivitalizzare il centro storico. In particolare quella parte tra le più caratteristiche per unicità e singolarità, ma contemporaneamente tra le più difficili da vivere e fruire materialmente; sia come abitanti, sia come operatori economici.
Un ascensore per S. Giovenale potrebbe pertanto coniugare interessi pubblici/privati rilevanti con una spesa limitata, rispettando e valorizzando un assetto ambientale di pregio

Pubblicato il: 16/02/2009

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