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Venti telecamere per sorvegliare la città
24 ore su 24

Il dirigente del commissariato di Orvieto, Federico Sciaudone, ha descritto ieri mattina alla stampa il progetto di massima di questo "futuristico" sistema di videosorveglianza

foto di copertina

ORVIETO - Venti telecamere per sorvegliare la città 24 ore su 24. "Uno strumento all'avanguardia che ci permetterà di rilevare in tempo reale ogni movimento sospetto nell'intero territorio comunale. Un sistema completo di prevenzione e repressione dei reati". Così il dirigente del commissariato di Orvieto, Federico Sciaudone, ha descritto ieri mattina alla stampa il progetto di massima di questo "futuristico" sistema di videosorveglianza, presentato giovedì scorso al "tavolo della sicurezza". All'incontro presieduto dal questore di Terni hanno preso parte, oltre alle forze dell'ordine dell'Orvietano, il direttore di Confindustria, Mauro Meucci ed il rappresentante degli operatori del settore economico Danilo Mira. Tutti i fotogrammi catturati dagli occhi indiscreti verranno trasmessi ad una sala operativa dove personale privato ma adeguatamente qualificato (probabilmente guardie giurate), scruteranno i monitor giorno e notte alla ricerca di "mosse false" da parte dei malviventi. Dopo l'eventuale segnalazione le varie forze dell'ordine potranno, tramite i terminali dislocati nelle varie caserme e stazioni, sincerarsi della fondatezza dell'allarme e individuare la strategia di intervento più appropriata. Sorvegliati speciali, nonostante il riserbo tenuto dal dirigente sull'esatta ubicazione delle telecamere, sembrano essere in particolare la stazione ferroviaria, via Duomo, piazza della Repubblica, le frazioni di Ciconia e Orvieto Scalo ma anche le zone limitrofe del comune come ad esempio l'area industriale de "Le prese", al confine con Castel Viscardo. Il sistema, i cui costi non sono ancora stati quantificati ma che saranno completamente a carico del Comune di Orvieto salvo cofinanziamenti di Confindustria, sarà progettato fin dal principio per essere implementato sia attraverso l'inglobamento di sistemi privati simili sia tramite analoghi impianti che in futuro potrebbero essere adottati dai comuni limitrofi.  Per chiudere questa fase di studio preliminare si attende solo la firma del Prefetto, poi la progettazione definitiva, la realizzazione, gestione e manutenzione verranno interamente demandate a soggetti privati che il Comune, qualora deciderà di approvare tale iniziativa, dovrà individuare tramite apposita gara d'appalto.

Pubblicato il: 15/02/2009

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