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Non si placa la polemica politica a Ficulle

Nota del consigliere Luca Amoni a proposito della mancata pubblicizzazione dell'adunanza del Consiglio comunale

Pubblichiamo la nota del consigliere comunale Luca Amoni

 

"Nella serata di ieri si è consumato l'ultimo atto di arroganza politica e di mancanza di rispetto del sindaco di Ficulle nei confronti dei cittadini che amministra, oltre che del Consiglio comunale. Come previsto dall'articolo 41 del regolamento del Consiglio comunale è necessario adottare i mezzi possibili affinché sia garantita la più ampia partecipazione. Da qualche tempo a questa parte invece non vengono più stampati né volantini né manifesti che comunichino e pubblicizzino le adunanze del Consiglio. Nel corso delle ultime sedute ho sollevato personalmente la questione invitando a riprendere la pratica, trovando appoggio anche in altri consiglieri. Per l'ennesima volta invece è stato riunito il Consiglio comunale senza pubblicizzarlo minimamente, evitando di appendere anche un solo volantino nella bacheca comunale, diventata ormai il mezzo di diffusione degli sfoghi del primo cittadino e non più il mezzo di comunicazione e informazione per la cittadinanza. Questa volta con l'aggravante che non è stata neppure convocata la conferenza dei capigruppo, prassi non scritta ma ormai consolidata da tempo. Sollevando la questione in Consiglio e chiedendo il rinvio dello stesso, mi sono sentito rispondere da prima che non era possibile poi sono arrivate le giustificazioni più disparate poi mi è stato anche riferito che la cosa era inutile in quanto ai consigli non partecipa nessuno e alla fine, non potendosi aggrappare ad altro, mi è stato detto di fare semplicemente campagna elettorale. Al di là di questo giudizio più o meno condivisibile, ci sono dei fatti gravi su cui non si può tacere e che mi hanno costretto ad abbandonare la seduta. Il fatto grave non è tanto l'appendere o meno un manifesto o un volantino. Il fatto grave è che un sindaco non può permettersi di dire "tanto ai consigli non viene nessuno quindi non attacchiamo nulla". Non può permettersi di mancare di rispetto ai cittadini ai quali anzi deve rendere conto. E non può mancare di rispetto ai consiglieri che lo avevano esortato  a riprendere la pratica abitudinale. Il suo attacco riguardo alla campagna elettorale avrebbe avuto un senso se la questione fosse stata sollevata di punto in bianco, ma la questione è stata sollevata già da tempo solamente che non è stata presa in considerazione. Del resto anche quando si è trattato di rispondere ad un interrogazione sulla palestra posta dalla minoranza i tempi di attesa sono stati superiori a quelli previsti. Gesto diciamo almeno di cattivo gusto oltre che di maleducazione politica. Speriamo che quanto accaduto serva per fare in modo che le prossime adunanze siano pubblicizzate. Al di là della partecipazione o meno non si può ridurre un Consiglio comunale ad una riunione segreta. E speriamo che l'atteggiamento del sindaco nei confronti dei suoi cittadini da oggi e per i pochi mesi nei quali ricoprirà ancora questo ruolo sia quantomeno rispettoso."

 

Pubblicato il: 12/02/2009

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