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Ranchino fa un passo avanti. Nasce 'Orvieto libera'

Una associazione trasversale che sembra "nuova". I nomi dei fondatori.
Intanto in Comunità montana si tenta di eleggere Giunta e presidente
E il candidato sindaco Giovanni Tonelli lancia il suo blog

ORVIETO - L'avvocato Ranchino prosegue la marcia verso le amministrative 2009 e sfodera le prime carte. Innanzitutto, lo slogan, che poi è il nome dell'associazione di cui annuncia la costituzione: "Orvieto libera". E poi spuntano i primi nomi che confermano la matrice spiccatamente civica della nuova aggregazione.

Nell'associazione, presieduta dal professionista quarantenne, figurano come fondatori: l'imprenditrice Cristina Calcagni, la commercialista Anna Gribaudo, l'ex Ds e antiquario, Marco Marino, il dottor Massimo Rosmini, il manager Luca Torrigiani, nonché il presidente di Confagricoltura, Roberto Poggioni. Ma tra i soci ci sono anche: l'avvocato Nadia Frizza, Laura Palazzetti, il giovane Gianluca Massini Rosati e Gian Luca Puppola. Nomi destinati a creare grande eco, anche se c'è chi giura che quelli più sorprendenti debbano ancora uscire allo scoperto. In attesa di parlare di contenuti, cosa peraltro che nessuno schieramento sta ancora facendo apertamente (aldilà dei gruppi di lavoro avviati dalla Stella), Ranchino rinnova l'appello a quanti si sentano stretti "in sterili ideologie di partito o in vincoli dettati da regole di potere".

"È solo l'inizio di una aggregazione continua - dice Ranchino - che vede sempre più numerosi cittadini farsi attori del proprio cambiamento, stanchi di rimettere ad istituzioni, sempre più lontane e meno rappresentative, l'assunzione di decisioni che troppo spesso hanno disatteso le loro reali esigenze e sono state indirizzate in un senso privo di un disegno unitario". L'associazione è "aperta a chiunque, inquieto per le potenzialità inespresse del nostro territorio, intenda apportare il proprio contributo; il dialogo è aperto altresì a tutte le forze che si pongano l'obiettivo di dare spazio alle idee dei cittadini, piuttosto che alle sole istanze dei simboli di partito".

Intanto, il centrosinistra oggi scrive un'altra pagina della sua storia locale con l'assemblea della comunità montana, ad Orvieto, dove è attesa la votazione per l'elezione dei nuovi vertici: presidente e giunta. I partiti hanno lavorato fino a tarda sera ieri per far quadrare ad ogni costo i termini di un accordo che ha creato polemiche per mesi e che fino all'ultimo non è dato per scontato. Il centrosinistra, però, non ha alcuna intenzione di ripetere la figuraccia del 23 dicembre scorso, quando, in assenza di un accordo, si è ritrovato costretto alla soluzione istituzionale. E, d'altro canto, è chiaro a tutti che rinviare per la seconda volta l'assemblea con un pretesto qualsiasi, suonerebbe come l'ennesima sconfitta, oltre che il chiaro segnale di scarsa responsabilità politica.   

 

Pubblicato il: 10/02/2009

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