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Sicurezza stradale. Occorre riaffermare con forza il valore del rispetto della vita umana

Si è concluso convegno nazionale di venerdì, patrocinato dal Comune di Orvieto e promosso dalla CONSAP e organizzato dal segretario nazionale e dirigente della Polizia stradale di Orvieto, Stefano Spagnoli

La sicurezza stradale è un problema della nostra società e occorre riaffermare con forza il valore del rispetto della vita umana.

Sono queste le conclusioni del convegno nazionale di venerdì, patrocinato dal Comune di Orvieto e promosso dalla CONSAP/Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia e organizzato dal segretario nazionale e dirigente della Polizia stradale di Orvieto, Stefano Spagnoli, presso il Palazzo dei Congressi, al quale hanno aderito numerosi e qualificati  relatori.

In particolare, il convegno, a cui hanno partecipato anche gli studenti delle scuole superiori della città, ha posto l'accento sulla necessità di semplificare il quadro normativo attuale e di creare un'Agenzia Nazionale della Sicurezza Stradale (proposta che venne lanciata già nel settembre 2006 in un analogo convegno svoltosi presso la sede comunale e che ebbe il placet dell'allora presidente della Camera Bertinotti e di numerosi esponenti politici) che possa creare coesione e collaborazione relativamente al grave problema della sicurezza stradale.
Si è parlato, inoltre, di cambiamento di cultura, di educazione stradale nelle scuole, di rispetto della vita  e di cambiamenti in ambito normativo per quanto riguarda le misure contro la guida in stato di ebbrezza, proponendo l'introduzione del reato di omicidio volontario.

Hanno partecipato: il Sindaco di Orvieto, Stefano Mocio, il Vescovo di Orvieto-Todi, Mons. Giovanni Scanalino, la V. Presidente della Provincia di Terni, Loriana Stella, il direttore del servizio di Polizia stradale della Polizia di Stato, Roberto Sgalla, Ignazio Cianfanelli dell'Associazione nazionale Famiglie vittime degli incidenti della strada, il Sostituto Procuratore della Repubblica, Flaminio Monteleone che ha parlato della legislazione in tema di Codice della Strada, il primario del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Orvieto, Franco Barbabella che ha affrontato l'argomento dal punto di vista sanitario, il dirigente del Consap Gianmario Morello, il consigliere d'amministrazione della fondazione Fisico (fondazione italiana per la sicurezza nella circolazione/onlus) Daniele Di Loreto, gli onorevoli Pietro Laffranco e Carlo Emanuele Trappolino, Giorgio Innocenzi segretario generale della Consap, Nicola Guzzi Comandante di Vascello e coordinatore della campagna della sicurezza stradale presso il Comando della Marina Militare di Roma (messaggi di saluto sono giunti da parte di esponenti del governo e della politica).

Moderatore del convegno il giornalista Claudio Lattanzi il quale, in apertura ha ricordato che in Italia, in un anno, vi sono circa 5500 morti per incidenti stradali con un costo sociale pari a 35 miliardi di euro  pari a 2,5 punti del PIL italiano, che la strada è la prima causa di morte nei giovani di età compresa tra i 15 e i 36 anni e che la previsione per il 2020 indica gli incidenti stradali come terza causa di invalidità. Il Vescovo, Monsignor Scanalino, è intervenuto ringraziando la polizia stradale per tutto ciò che fa ogni giorno ed ha auspicato una sempre maggiore comprensione verso le loro iniziative. Il Sindaco Stefano Mocio nel saluto di benvenuto ha  ringraziato la Consap per avere scelto Orvieto per lo svolgimento del prestigioso convegno, ringraziando tutte le autorità presenti. "Avere nel nostro territorio l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Stradale - ha sottolineato il Sindaco - è un obiettivo molto ambizioso poiché queste tematiche sono distribuite in più Ministeri, mentre serve una visione unitaria del tema della sicurezza stradale  e, in tal senso, l'Agenzia può essere utile per superare tali problematiche. Il dato sociale è allarmante, ogni anno muoiono moltissime persone e vengono bruciati milioni di euro per una cifra pari ad una  manovra finanziaria pesante. Questa iniziativa è utile sotto ogni punto di vista e per questo l'Amministrazione ha deciso di sostenerla". Il Questore di Terni, Gianfranco Urti  ha ringraziato la Polstrada di Orvieto e il Comune "con il quale - ha precisato - stiamo progettando la realizzazione di un sistema di videosorveglianza, un progetto interforze che prevede l'allocazione di videocamere in punti strategici della strada, che permetterà anch'esso di effettuare con maggiore facilità interventi sia repressivi che preventivi".
Il Segretario Generale della Consap, Giorgio Innocenzi, ha parlato di tutti i problemi che possono essere considerati come i 'nemici' delle nostre strade tra cui l'inadeguatezza delle strade e l'imprudenza; "dati preoccupanti - ha evidenziato - riguardano la pirateria della strada che risulta essere un fenomeno in crescita, si parla di 331 vittime in più rispetto al 2007. Le categorie più colpite sono le più deboli e cioè anziani e bambini e questo non può essere il prezzo da pagare per il progresso. Per risolvere il problema sicurezza bisogna mettere in pratica tre principi: il rispetto delle regole, la cultura della prevenzione e la repressione. Inoltre, è importante assicurare alla polizia provvedimenti che gli permettano di lavorare in serenità". Il Dirigente del Consap, Gianmario Morello, ha affrontato invece il problema della sicurezza stradale dal punto di vista normativo sostenendo che "nel Codice della strada ci sono dei vuoti normativi ed è necessario colmarli anche per non mortificare l'attività degli operatori della strada; bisogna introdurre la revoca a vita della patente proprio per sottolineare la gravità di certi reati che vanno a ledere la vita degli altri. E' importante che l'educazione stradale parta dalle scuole".
Il Dottor Franco Barbabella, Responsabile del Pronto Soccorso dell'ospedale di Orvieto, ha illustrato alcuni dati statistici relativi alla mortalità sulle strade da cui è emerso che in Italia ogni anno ci sono oltre 5000 morti per incidenti stradali (nel Comune di Orvieto tra il 2006 e il 2007 le vittime della strada sono diminuite del 3%). "Le cause - ha precisato - sono imputabili alla velocità eccessiva, alle variazioni meteo, all'incidenza chilometrica e al fatto che il 95% delle persone decedute per incidenti stradali non portava la cintura di sicurezza".
Il Prefetto di Terni, Sabatino Marchione ha sottolineato la scarsa consapevolezza di questo problema che, comunque, riguarda tutti. "Dobbiamo avere rispetto degli altri - ha precisato - ed anche se abbiamo una polizia stradale molto attiva e dirigenti altrettanto validi, c'è ancora molto da fare". Il Direttore del servizio di Polizia stradale della Polizia di Stato, Roberto Sgalla dal canto suo ha osservato che "gli uomini e le donne della Polizia stradale hanno una missione importantissima e cioè garantire il diritto alla libertà di circolazione. La polizia stradale non fa solo vigilanza, ma pone in essere anche un controllo del territorio e si adegua alle nuove esigenze. Per riuscire a ridurre gli incidenti, i costi sociali e soprattutto ridurre il dolore bisogna responsabilizzare di più le persone". "Per quanto riguarda gli aspetti organizzativi - ha proseguito - è necessario razionalizzare le risorse, investire sulla formazione che favorisce la professionalità. Sul piano strutturale, da aprile a giugno prossimo in dotazione alla Polizia Stradale arriveranno 330 nuove macchine, le strutture sono migliori e l'uso delle tecnologie si sta notevolmente sviluppando. Per ciò che riguarda gli aspetti operativi posso dire che la stradale segue costantemente il flusso del traffico e stiamo cercando di renderci ancora più visibili nell'ottica di aumentare la prevenzione".
Il Sostituto Procuratore della Repubblica, Flaminio Monteleone, ha approfondito invece le modifiche apportate dal legislatore negli ultimi dieci anni al Codice della Strada. "Non serve inasprire le pene - ha detto - se poi le esse non vengono completamente scontate dai trasgressori, è necessario rivisitare le norme e sviluppare valori e principi al fine di poter garantire ai nostri operatori la possibilità di lavorare bene. Dobbiamo comprendere che la sicurezza deve entrare nelle scuole e nelle famiglie per insegnare ai giovani ad avere anche rispetto e non ad avere paura della pena o della sanzione".
Il consigliere d'amministrazione della fondazione F.I.S.I.C.O., Daniele Di Loreto ha spiegato che: "L'agenzia nazionale per la Sicurezza Stradale è importante poiché: ci sono almeno dieci ministeri che si occupano di sicurezza stradale, c'è sovrapposizione di regole e competenze, il fenomeno della circolazione stradale implica un approccio interdisciplinare, nei Paesi dove l'Agenzia già esiste essa si è rivelata eccellente". "E' necessario fare qualcosa di diverso per la prevenzione e per l'educazione  - ha concluso - è necessario che ci sia un organo di governance e di raccordo e soprattutto c'è bisogno di una comunicazione più efficace. Oggi in Parlamento ci sono due proposte di legge del Pdl e dell'Udc, ci auguriamo che vengano riprese presto".
Anche i rappresentanti della Cisal hanno concordato sulla necessità di creare maggiore coesione e collaborazione per fronteggiare il problema della sicurezza stradale. Per l'Associazione nazionale Famiglie vittime degli incidenti della strada, Ignazio Cianfanelli, ha sottolineato la necessità di un cambiamento radicale dalla base, riducendo anche il numero delle macchine sul territorio "le persone - ha osservato - non sono consapevoli di questo grande e doloroso problema sociale".
L'Onorevole Pietro Laffranco ha poi sostenuto "l'importanza del convegno in quanto la sicurezza stradale è tra le priorità all'attenzione del Governo e la maggioranza" al riguardo ha riconosciuto che "gli stanziamenti a favore delle forze dell'ordine non sono stati ancora effettuati nella misura promessa, tuttavia la Commissione Trasporti chiederà a breve la delega del Ministero per la revisione del Codice della Strada, inoltre il Governo darà collaborazione alla sessione parlamentare per dare spazio alla discussione e condivisione del disegno di legge al riguardo" L'On. Laffranco ha poi rammentato che si sta lavorando sul Piano Nazionale della Sicurezza Stradale ed ha concordato sul ruolo fondamentale della Scuola e della Famiglia nell'educazione stradale richiamando, infine, l'esigenza di maggiori investimenti nel trasporto ferroviario in alternativa al trasporto su strada.
Il Procuratore di Orvieto, Francesco Novarese, ha parlato di "legislazione schizoide"  evidenziando che "non si può agire in modo settoriale, specie in questo ambito laddove serve una riforma organica che vada a migliorare l'aspetto della sicurezza stradale". 
Il dirigente della Polizia stradale di Orvieto, Stefano Spagnoli ha concluso i lavori del convegno sottolineando che "e' necessario condividere tutti gli stessi obiettivi ed occorre cambiare cultura e comunicare con i giovani nelle scuole, educandoli alle regole della strada. Bisogna punire severamente chi si mette alla guida ubriaco o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, perché in questi casi vi è la consapevolezza di poter ledere la vita altrui. Bisogna ridare rispetto e senso di civiltà al codice della strada. Per fare si che ciò avvenga, abbiamo bisogno di: risorse, e certamente non aiutano i tagli operati dal Governo per le forze dell'ordine, semplificare le norme del codice della strada e, soprattutto, la loro stabilizzazione. Quello che bisogna fare non è  ampliare le sanzioni amministrative e pecuniarie, ma prevedere in certi casi i reati specifici di omicidio volontario, senza attenuanti". 
   
 

Pubblicato il: 08/02/2009

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