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Ospedale di Orvieto, un ospedale in emergenza

L'allarme posti letto sta destando grande preoccupazione tra gli utenti e i sanitari del "Santa Maria della Stella". I vari reparti continuano a mandare altrove i pazienti. Il tribunale dei diritti del malato di Orvieto è convocato in Regione

foto di copertina

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - Ospedale di Orvieto, più che un ospedale dell'emergenza - urgenza, un ospedale in emergenza. È l'allarme posti letto quello che, in questa nuova fase, sta destando grande preoccupazione tra gli utenti e i sanitari del "Santa Maria della Stella".

 

I vari reparti continuano a mandare altrove i pazienti. Utenti del Santa Maria della Stella che non trovano posto all'ospedale di Orvieto e sono costretti, loro malgrado, a ricoveri forzati in altre strutture: Acquapendente, Amelia, ma anche Terni e Viterbo. Il tutto con grande disagio e aggravio di costi per le famiglie che non si vedono garantito un servizio primario sul territorio di pertinenza. L'allarme era facilmente preventivabile, a partire dalla riduzione di posti letto che c'è stata con il passaggio dal vecchio al nuovo ospedale. Operazione con la quale si sono persi, in tutto, una settantina di posti letto, nonostante il nuovo ospedale sia ben più grande dell'ex nosocomio di piazza Duomo. Ma la situazione sembra sia peggiorata con il riordino ospedaliero, tuttora in corso. Basti pensare al reparto di Chirurgi,a che contava 88 posti letto nel vecchio ospedale, 60 dopo il trasferimento e adesso, con il riordino, addirittura 23.

 

Così non c'è giorno in cui l'ospedale non si trovi costretto ad indirizzare pazienti verso altre strutture e ogni notte si effettuano trasferimenti. A quanto pare, non di malati gravi che necessitano cure più specialistiche, ma di casi normali che potrebbero essere tranquillamente curati ad Orvieto, se non ci fosse il "sovraffollamento" a cui invece si assiste. Ed è così che viene il sospetto che la guerra ai cosiddetti "ricoveri impropri", da un lato, e la carenza strutturale di posti letto, dall'altro, non siano altro che le facce di una stessa medaglia.

 

Ma per il tribunale dei diritti del malato di Orvieto che proprio oggi, insieme agli altri dell'Umbria, è convocato in Regione per l'audizione sulle problematiche della sanità, in vista del nuovo piano sanitario regionale, è un serpente che si morde la coda. "Fintanto che sul territorio non ci saranno a disposizione le strutture per la prevenzione e le residenze protette, ogni battaglia contro i ricoveri impropri, è destinata a fare un buco nell'acqua. Dove dovrebbero andare i pazienti, se non in ospedale, quando altre strutture sul territorio non ci sono?". Si chiede Otero Montanini del tribunale per i diritti del malato presso l'ospedale di Orvieto.

 

Anche questo il tribunale del malato andrà a dire oggi in Regione. Insieme ad un secco no, per concludere, al nuovo ospedale Narni - Amelia. Contrari? "Contrarissimi", è la risposta del tribunale del malato di Orvieto, secondo il quale il nosocomio, atteso da anni dalle popolazioni dell'Amerino e del Narnese, sarebbe "inutile e dannoso. Tanto per Orvieto, quanto per Terni".  

Pubblicato il: 05/02/2009

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