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Politica: 'inopportuni i tempi per la legge sullo sbarramento alle europee', odg congiunto del centrosinistra in Provincia

Presa di posizione della maggioranza che rivendica la necessità di "un'equa rappresentanza politica plurale"

"La legge sullo sbarramento non è opportuna nei tempi, essendo arrivata a 90 giorni del termine di scadenza per la presentazione delle liste". Lo dice il centrosinistra di Palazzo Bazzani in un ordine del giorno presentato nel corso dell'ultima seduta di Consigli provinciale nel quale ricorda come "il 27 ottobre scorso il Consiglio ha votato a larghissima maggioranza un odg sulla modifica della legge elettorale per le europee che ribadiva la necessità di difendere il diritto dei cittadini a scegliere i propri rappresentanti attraverso il voto di preferenza. Nello stesso ordine del giorno - prosegue il documento - veniva espressa la necessità di non prevedere uno sbarramento che impedisse un'effettiva rappresentanza politica plurale, nel rispetto della Costituzione italiana". Nell'odg si ribadisce "il giudizio positivo e il valore di una rappresentanza politica plurale nella guida delle istituzioni umbre, nel rispetto di un metodo di governo orientato alla partecipazione e al pluralismo, tanto che a partire dalla legge elettorale regionale lo sbarramento previsto del 3% è tale da consentire la salvaguardia della rappresentanza delle forze politico-culturali dell'Umbria" e si valuta positivamente "la posizione di partenza delle forze di opposizione rappresentate in Parlamento che hanno proposto al Governo l'introduzione della soglia del 3% per lo sbarramento e il mantenimento del voto di preferenza come base di modifica della legge elettorale per le europee". A fronte di questo il centrosinistra propone di dare mandato alla Giunta e al presidente di "ribadire, tramite l'invio dell'odg a Camera e Senato, la necessità di garantire ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti alle elezioni europee attraverso l'espressione del voto di preferenza, tale da rafforzare la responsabilità e il legame con il territorio degli eletti a prescindere da vincoli di partito, nonché l'esigenza di garantire la pluralità della rappresentanza, ritenendo infine non opportuna la scelta dei tempi del Parlamento".  

 

 

 

 

Pubblicato il: 05/02/2009

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