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Divorzio in casa Rifondazione, con Antoniella nasce il Movimento la Sinistra

Abbandonano PRC, insieme a lui, Roberto Ceccarini, Matteo Gianni e Valentina Settimi.

foto di copertina

ORVIETO - Gli ex Rifondazione (mozione Vendola) hanno ufficializzato, ieri mattina, ad Orvieto, l'uscita dal partito e l'adesione al Movimento per la Sinistra, un percorso, per la verità, ormai iniziato da tempo sulla Rupe. "Rifondazione comunista non è più il luogo dove si costruisce un'alternativa concreta", recita un documento presentato in conferenza stampa da alcuni dirigenti locali del nuovo movimento: l'assessore provinciale Giampaolo Antoniella, Roberto Ceccarini, Matteo Gianni e Valentina Settimi (nella foto).

Prende corpo dunque, in forma sempre più decisa, la fusione con Sinistra democratica che già ha prodotto un coordinamento unitario attivo da tempo.

Nulla di nuovo, dunque. Se non che il Mps ha dettato alcune priorità programmatiche (raccolta differenziata, utilizzo de "Le Crete" e ripubblicizzazione dell'acqua) e non ha rinunciato ad invitare il Pd a "non scaricare sulla città le sue lotte interne". E questo proprio mentre la sera prima, venerdì, si è tenuto il primo incontro di coalizione al fine di esplorare le possibili chance per un'alleanza. Presenti i responsabili di Pd, coordinamento della Sinistra, PdCi, Socialisti e Idv. Non c'erano i Verdi e la mozione Ferrero di Rifondazione (una forma di protesta per lo sbarramento al 4%?). Si sarebbe trattato, comunque, di un primo incontro interlocutorio. Apertura unanime al dialogo, ma l'alleanza sarebbe ancora tutta da verificare, sui programmi.

E proprio su questo è voluto intervenire ieri dal coordinamento del Pdl, Guido Turreni, pronto come sempre a mettere a fuoco le criticità in casa del Pd. Fuori i programmi, dice in sostanza Turreni, per capire cosa differenzi Mocio dalla Stella. "Fra conferenze stampa misteriosamente rimandate, ed attività politica praticamente ferma, - dice Turreni - c'è da chiedersi quale sia il programma della vice presidente e soprattutto in cosa si differenzi dal nostro o da quello mociano, considerando che vi sono fin troppi punti in comune, e con l'uno, e con l'altro. Insomma, non si capisce granchè questo atteggiamento silenzioso ed attendista, anche perché l'8 marzo è dietro l'angolo, e dunque perché la Stella non si fa campagna elettorale, o più semplicemente, perché non spiega che differenza programmatica e politica c'è fra lei e Mocio?"

 

Pubblicato il: 01/02/2009

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