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Agibilità delle scuole ad Orvieto. La relazione che sarà presentata oggi al Consiglio comunale

Il consigliere relatore Giancarlo Imbastoni: "chiedo a tutti di uscire dal gioco delle parti, e, salvo restando le responsabilità eventuali, fare un piano di lavoro serio che recuperi i ritardi emersi"

di Giancarlo Imbastoni, consigliere relatore                          

Relazione introduttiva alla discussione in Consiglio sullo stato di conservazione e agibilità degli edifici scolastici comunali.(art. 37 commi 2/4 del Regolamento Consiliare)

 La relazione introduce la discussione in oggetto, per un doveroso  approfondimento, dopo  il crollo avvenuto la sera del 18 dicembre alla scuola elementare di P.za Marconi,crollo che fortunatamente ha prodotto solo danni materiali,e che ci impone una rigorosa valutazione della situazione al di la di frettolose conclusioni, siano esse pro o contro l'operato dell'Amministrazione.

 La consistenza del patrimonio edilizio scolastico Comunale è composto da undici edifici  di cui uno, la scuola elementare di Sugano attualmente non è agibile.

 Punto di partenza e di riferimento di questa introduzione è la perizia(di cui ho visionato il fascicolo) commissionata dal Comune nel   Febbraio 2006, su nove edifici ,escluse le scuole di Canonica  e Sugano, (Vedi allegato1-lettera di incarico-) al Prof. Ingegnere Agostino Catalano dell'Università degli studi del Molise, per una opportuna verifica delle condizioni statiche degli immobili.

 Nell'allegato 2 -preventivo di spesa-  il Prof .Catalano illustra nei vari punti elencati in che cosa consiste l'oggetto della  prestazione; considero importante  questo elemento perché da esso si evince chiaramente che l'incarico commissionatogli è da considerarsi come prima fase  del lavoro, a cui egli propone al Comune una seconda fase con altro tipo di esami,e solo dopo allora rilasciare   la certificazione di idoneità statica.

Infatti nell'allegato3-indagini e controlli su materiali e strutture-(in cui riporto per alleggerire la pratica il solo  frontespizio/copertina della scuola di P.za Marconi) ci sono nove schede in cui edificio per edificio vengono proposti gli ulteriori esami (video/ispezioni delle fogne,prove di carico,saggi strutturali, indagini SONREB, prelievo di campioni di calcestruzzo,monitoraggi), che non sono ancora stati fatti. Aggiungo che ho avuto notizia che il costo di tali esami si aggira complessivamente intorno a € 80.000.

Segue una schedatura di tutti gli edifici in esame, allegato 4- scheda valutazione rischi- di cui allego quelle riguardanti 3 edifici, (Scalza di Ciconia,elementare p.za Marconi, elementare Ciconia)

In cui sono raccolte in forma sintetica tutte le informazioni tecnico/costruttive esistenti,le condizioni dell'immobile e l'elenco dei danni visibili riscontrati. C'è da dire subito a proposito del crollo avvenuto a dicembre, che nel 2006 non erano state riscontrate  lesioni né previste prove sui cornicioni.

Guida la classifica dei danni rilevati: l'Ippolito Scalza  di Ciconìa con 17, segue la scuola materna di via C.Nebbia con 8, la scuola elementare di via delle Ortensie  ne ha 3, l'elementare di P.za Marconi 2,ecc. ecc.

 Per finire l'esposizione dei documenti visionati, allego (allegato5)  parte della   relazione finale, che  non avendola trovata in fascicolo mi è stato dato stralcio in un secondo momento, insieme a una corrispondenza informale tra tecnico e Uffici su costi e  interventi su due scuole (allegato5/a)

Considerazioni
                                                                                                                                                                                                                            

Credo che proprio adesso sia il momento di testimoniare, nei 55 mesi che ne sono stato in contatto,

la  serietà con cui opera il personale dell'Ufficio tecnico-manutentivo del Comune di Orvieto.

Questo perché, senza fare sconti o appioppare croci a nessuno,ci serve tutta la lucidità e il polso necessario per capire e decidere.

Solo tre ore prima, quel luogo era pieno di gente e di bambini, e anche pochi istanti prima lì sotto c'erano delle persone: abbiamo sfiorato la tragedia, e anche  il trauma  per il boato, lo spavento.

Non può bastare quindi,nè il capro espiatorio,ne l'ancora più grave dire "l'abbiamo scampata bella", e archiviare tutto;quindi auspicando un contributo reale dal Consiglio e dall'Esecutivo, chiedo a tutti di uscire dal gioco delle parti, e, salvo restando le responsabilità eventuali,fare un piano di lavoro serio che recuperi i ritardi emersi.

 Perché alcuni  ritardi  sono chiaramente emersi:

A) la seconda fase del lavoro, quella delle prove,dei sondaggi,quella che a distanza di due anni ancora deve essere commissionata al prof. Catalano (o chi ritenete opportuno)

che molto probabilmente non avrebbe evitato il fatto di p.za Marconi, ma chiarirebbe le 17 crepe dello Scalza, o quelle non meno numerose (e brutte) dell'asilo di Via Cesare Nebbia.

B)la mancata iscrizione nell'elenco annuale 2009 delle opere pubbliche, del consolidamento della Scuola Media  di Ciconia,(vicenda che mi ha visto intervenire più volte per un mutuo fermo da tre anni),questa opera è prevista nel 2010 -al punto56 del triennale- e quindi di fatto lasciata alla volontà  di altri nella prossima legislatura.

  Questi due esempi documentano una certa superficialità nella programmazione da parte del precedente e dell'attuale Assessore ai LL.PP.,che non ritiene prioritari gli esempi sopra esposti e impegna fondi su altre opere sicuramente meno importanti della sicurezza dei nostri figli,dei loro insegnanti,e della tranquillità  di noi genitori.

 (si allega infine la copia ultima di agibilità della scuola

  

Pubblicato il: 28/01/2009

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