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Di nuovo furti

Stavolta il colpo è stato messo a segno nell'area artigianale di Santa Letizia, ad Orvieto. Non sono pochi gli esercizi colpiti nel raggio di un paio di chilometri

ORVIETO - La morsa dei furti non molla. Di nuovo nel mirino la zona ai piedi della Rupe. Stavolta il colpo è stato messo a segno nell'area artigianale di Santa Letizia. La vittima è la ditta di lavorazione e rivendita di marmi e sanitari, Arredo Marmi di Orvieto scalo. I ladri sono entrati in azione come al solito di notte e, una volta introdottisi all'interno dello stabilimento, sarebbero riusciti a portar via parecchio materiale, per un valore complessivo che arriva a svariate migliaia di euro. Sul caso indaga la polizia, cui è stato denunciato il furto. Nei giorni precedenti al colpo, sembra che la ditta fosse stata messa in guardia da un tentativo di effrazione. Fatto sta che stavolta il colpo è stato portato a termine. Agli inquirenti non resta che capire se il furto sia ricollegabile ad altri che si sono consumati in zona lo scorso anno. Non sono pochi, infatti, gli esercizi colpiti nel raggio di un paio di chilometri. C'era stato prima il furto al Mercatone, il magazzino di elettrodomestici in via monte Cimino, dove malviventi "acrobati" si erano calati dal lucernaio sul tetto, portando via 30mila euro di fotocamere, cellulari e navigatori satellitari. Con la stessa tecnica erano stati colpiti anche alcuni capannoni della vicina zona artigianale di Ciconia, di via delle Acacie. Per ben due volte era rimasta vittima dei ladri la rivendita di motorini e motoseghe, Fedeli. Ma in zona, sempre vicinissimo allo svincolo autostradale, è stato svaligiato anche il supermercato Acqua e Sapone e la rivendita di elettricità Coscetta. Tanta sfrontatezza dei malviventi (a fronte, comunque, di un bilancio annuale dei furti in calo, almeno quelli al vaglio dei carabinieri) ha destato recentemente le preoccupazioni di Confindustria che ha chiesto espressamente controlli più serrati ed efficaci, nelle periferie orvietane identificabili con zone artigianali o industriali. I controlli interforze, disposti per tutta risposta dal Questore di Terni, stanno dando i loro risultati, anche a giudizio degli industriali stessi, ma ciò non esclude episodi come questo più recente. Al punto che, proprio per la prossima settimana, dovrebbe essere pronto il progetto di massima per la realizzazione di un sistema capillare di videosorveglianza, per tenere sotto controllo le zone sensibili della città. Al lavoro: un comitato interforze per lo studio delle aree più indicate ad essere monitorate dalle telecamere.

Pubblicato il: 28/01/2009

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